Il capogruppo degli azzurri all'Ars annuncia un'interrogazione al presidente della Regione e all'assessorato all'Agricoltura (in effetti dovrebbe essere tale branca dell'Amministrazione a seguire questa vicenda). Intanto i giovani agricoltori della Cia siciliana chiedono l'assegnazione di nuovi fondi agricoli
La Regione blocca i fondi sulla Tristeza degli agrumi Marco Falcone (Forza Italia) attacca il Governo Crocetta
E’ polemica sugli interventi che la Regione dovrebbe mettere in atto per combattere la Tristeza o Tristezza degli agrumi. Si tratta di una malattia virale che si manifesta nelle piante di agrumi innestate su arancio amaro.
Questo virus è originario del Sud Est asiatico. Ma negli ultimi anni ha prodotto danni anche nei Paesi che si affacciano nel Mediterraneo. La presenza della malattia si combatte con l’estirpazione delle piante infette.
«Apprendiamo che il presidente Rosario Crocetta, stamane – si legge in un comunicato del capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone – ha dato disposizione agli uffici competenti di ritirare tutti gli ordini di accreditamento relativi ai provvedimenti e indennizzi agli agrumicoltori per i danni prodotti alle coltivazioni dal virus tristeza».
Con molta probabilità, l’esponente azzurro fa riferimento ai fondi che la Regione stanzia in favore degli agrumicoltori che estirpano le piante colpite da questo virus.
«Ciò comporterà che gli operatori del settore – scrive sempre Falcone – si ritroveranno, all’ultimo momento, nelle condizioni di non poter far fronte ai debiti contratti per il ripristino degli agrumeti dopo due anni di attesa e nonostante la legge regionale n. 25, che riconosce indennizzi e provvidenze agli agrumicoltori che hanno provveduto all’estirpazione delle piante infette. Se questa disposizione verrà confermata sarà inferto un colpo mortale all’agricoltura e specificatamente all’agrumicoltura siciliana. Domani presenteremo un’interrogazione al Governo e all’assessore all’Agricoltura per conoscere i termini e le motivazioni della gravissima decisione».
In effetti, dovrebbe essere l’assessorato all’Agricoltura ad occuparsi di tali questioni e non la presidenza della Regione.
Sui problemi dell’agricoltura siciliana interviene anche Nicolò Lo Piccolo, presidente dell’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli, Agia-Cia Sicilia. «I giovani – dice Lo PIccolo – sono pronti ad invadere le campagne siciliane. Spesso non hanno capitali da investire, ma hanno idee e soprattutto voglia di scommettersi. Per questo ribadiamo all’assessore regionale all’Agricoltura, Nino Caleca, che noi dell’Associazione Giovani Imprenditori siamo molto interessati ad avere assegnate superfici agricole della Regione per costruire nuove Start Up agricole innovative. Siamo altresì interessati a vendere i nostri prodotti al Cluster biomediterraneo di EXPO 2015 con il nostro progetto».