L'intervento della magistratura sarebbe scattato dopo la segnalazione da parte del ministero dell'Istruzione che ritiene la nuova facoltà «in evidente contrasto con il vigente ordinamento universitario». Si tratterebbe al momento di un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato
La Procura di Enna indaga su Medicina Polizia giudiziaria a casa di Crisafulli
Il capo dei rettori siciliani, Giacomo Pignataro, lo aveva annunciato ieri: «Il Miur chiederà l’intervento della Procura». E così è stato. Nella vicenda della facoltà di Medicina in lingue rumena a Enna piomba la magistratura. A chiedere l’intervento dei pubblici ministeri sarebbe stato proprio il ministero dell’Istruzione secondo cui «è in evidente contrasto con il vigente ordinamento universitario».
Le lezioni nella nuova facoltà sono già iniziate, rigorosamente in rumeno e con docenti della stessa nazionalità. Quella di Enna è infatti la sede distaccata dell’università Dunarea de Jos di Galat. Aperta grazie alla convenzione con la Fondazione Proserpina, nel frattempo diventata una srl (Fondo Proserpina) il cui amministratore delegato è l’ex senatore del Pd Mirello Crisafulli. Proprio a casa del potente uomo politico avrebbe fatto visita la polizia giudiziaria per acquisire i documenti.
La Procura di Enna avrebbe aperto al momento un fascicolo contro ignoti (modello 45), senza indagati né ipotesi di reato. L’apertura di Medicina prevede necessariamente la possibilità di svolgere i tirocini in una struttura ospedaliera. Cosa che è stata possibile grazie al protocollo che la fondazione Proserpina ha siglato con l’assessorato regionale alla Sanità, che permette l’uso dei locali dell’ospedale Umberto I come aule universitarie. Adesso, dopo l’apertura del fascicolo da parte della procura, la direzione dell’Asp di Enna avrebbe scritto, in una lettera riservata, all’assessorato regionale per chiedere quali decisioni prendere rispetto alla nuova facoltà di Medicina.
E sulle responsabilità politiche aveva puntato lo stesso rettore di Unict, Pignataro: «Se è vero che l’Asp ha una sua autonomia – ha spiegato a MeridioNews – si tratta comunque di Aziende del Sistema sanitario nazionale e quindi della Regione. Ci deve essere qualcuno che prenda una responsabilità politica». Tuttavia, secondo l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, al momento congelato dopo l’azzeramento della giunta da parte del presidente Crocetta, «l’unica convenzione vigente con la Fondazione Proserpina è quella dell’Asp di Enna, che risale al 2014 ed è stata sottoscritta dal commissario straordinario».