Davanti a 33mila spettatori il Palermo ha tremato al Barbera contro la Virtus Entella dopo essersi ritrovato sotto di due gol. Grazie agli acuti dei subentrati Soleri e Fella, però, ha ristabilito la parità e staccato il biglietto per il prossimo turno
La paura e poi il delirio, rosanero in semifinale playoff Baldini: «Anche sullo 0-2 sapevo che saremmo passati»
Avanti con il brivido. Remake di un film già visto al Barbera nove giorni fa. Lo scorso 12 maggio era stata la Triestina a fare tremare il Palermo, dopo poco più di una settimana la paura in casa rosanero ha il volto della Virtus Entella. Alla mezzora del secondo tempo del match valido per il ritorno del secondo turno nazionale playoff erano i liguri, in vantaggio 2-0 grazie ai gol di Merkaj su rigore al 14’ e Karic al 26’, in possesso del biglietto per le Final Four. Nel segmento finale della gara, invece, ci hanno pensato i subentrati Soleri (l’attaccante classe ’97, entrato dopo l’intervallo al posto di Floriano e a segno con un bel diagonale di destro da posizione defilata, è stato determinante ancora una volta a partita in corso) e Fella (subentrato al 31′ della ripresa a De Rose e schierato nel ruolo di trequartista centrale con Luperini chiamato di conseguenza ad arretrare il suo raggio d’azione nella linea mediana) ad evitare la doccia gelata e a spostare definitivamente l’asse della qualificazione dalla parte dei padroni di casa. Che possono e devono giustamente esultare per il passaggio in semifinale – l’avversaria sarà la Feralpisalò che ha eliminato la Reggiana – ma che nello stesso tempo, al netto di alcuni episodi che avrebbero potuto delineare una trama diversa e che hanno infastidito la dirigenza rosanero come ad esempio il penalty dubbio concesso all’Entella per atterramento del portiere Massolo ai danni di Merkaj o il fallo da rigore in area su Brunori non ravvisato dall’arbitro, dovrebbero fare delle riflessioni. E riconoscere che, nonostante una prestazione superiore a quella offerta in casa contro la Triestina, c’è voluta di nuovo molta fatica per sfruttare l’inerzia positiva alimentata dalla spinta dei 33 mila (nuovo record in C in questa stagione) presenti sugli spalti.
«Senza il pubblico saremmo usciti – ha sottolineato nel post-gara il tecnico Silvio Baldini ribadendo il concetto espresso al termine del match casalingo con gli alabardati – se sul parziale di 2-0 per loro i tifosi ci avessero fischiato saremmo morti. Ma se la gente che viene allo stadio al posto di fischiare ti incita perché sa che possiamo farcela poi finisce com’è andata a finire». In questo caso con un 2-2 che, al culmine di una sfida caratterizzata da un’altalena di emozioni, dopo il successo per 2-1 nel match d’andata vale la qualificazione alle semifinali playoff: «È stata una partita bellissima – prosegue Baldini entrato nei cuori della tifoseria come dimostrano i cori di incitamento rivolti a lui e ai giocatori venerdì sera, al termine della rifinitura, nel piazzale del Barbera da circa 250 sostenitori tra ultras della Curva Nord 12 e tifosi comuni – una gara nella quale abbiamo dimostrato che siamo capaci di risorgere sempre. Anche sotto di due gol ho sempre pensato che avremmo passato il turno. Mantenevo questa serenità perché la sconfitta che stava maturando mi sembrava una punizione troppo severa e non meritavamo di uscire davanti ad un pubblico così caloroso e che continua a credere alla realizzazione di questo sogno». In semifinale ci sarà il Var. Che, a posteriori, l’allenatore toscano avrebbe voluto anche in occasione di questo appuntamento contro la compagine guidata da Volpe, ex giocatore con un passato all’Empoli targato proprio Baldini: «C’è stato un rigore dubbio, un gol dubbio non convalidato (nel primo tempo a Floriano per fuorigioco, ndr) e un palo. Il Var – dichiara il tecnico rosanero – è uno strumento giusto e per il quale sono favorevole perché premia chi lo merita».
E a proposito di premi, la rete siglata all’83’ da Fella con un’acrobazia in area di rigore propiziata da una respinta di Chiosa in seguito ad un’iniziativa di Soleri va vista come un riconoscimento ai sacrifici di un giocatore che finora sotto la gestione Baldini non ha avuto grandi opportunità per mettersi in mostra: «Questo gol è importantissimo, una ‘scarica’ dopo il lavoro che ho fatto e le difficoltà che ho avuto – ha sottolineato l’attaccante di proprietà della Salernitana salito a quota sette reti in questa stagione in gare ufficiali – Io ci sono, sono sempre a disposizione e spero di potere dare ancora il mio contributo». Una ‘ventata’ di freschezza e positività per i rosanero che dopo avere staccato il pass per le semifinali possono proiettarsi verso nuovi orizzonti di gloria: «Speriamo di andare avanti e potere chiudere in bellezza. Questa squadra ha fame e lotta con fiducia ed un entusiasmo importante. Sullo 0-2 eravamo rammaricati ma molti di noi ci credevano e avevano tanta voglia di recuperare il risultato. Barbera tutto esaurito? Questo pubblico è straordinario, contrariamente alla precedente partita in casa ho avuto la possibilità di giocare e quel boato dopo la mia rete è stata un’emozione fantastica».