La nuova organizzazione di ospedali e pronto soccorso Da hub ad ambulanze medicalizzate, 150 reparti chiusi

«Un piano lacrime e sangue che prevede la scomparsa di molti reparti e che potrebbe essere il primo passo verso nuove chiusure». Così il sindacato dei medici Cimo descrive la riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana, presentata ieri dall’assessore alla Salute Baldo Gucciardi proprio alle sigle sindacali. Si stima che saranno tagliati 150 reparti, considerati doppione all’interno di una stessa area territoriale. Si dividono le strutture ospedaliere in centri d’eccellenza, i cosiddetti hub, che saranno tre (Cannizzaro, Policlinico di Messina e Arnas Civico Palermo). Seguono gli ospedali di primo livello, i Dea I o altrimenti detti spoke, che saranno 15 in tutta l’Isola. Un gradino più sotto gli ospedali di base (23) in cui rientrano anche molti ospedali riuniti. Infine gli ospedali di comunità, cioè quelli riservati ai lungodegenti, e i sette ospedali in zone disagiate. 

«La stima è si 150 reparti chiusi – spiega Riccardo Spampinato, segretario regionale del sindaco dei medici Cimo – ma in gran parte sono reparti che non sono mai stati attivi veramente, perché sottodimensionati. Facciamo un esempio: a Catania ci sono quattro unità di chirurgia toracica e tutte sono sotto il livello minino standard per diverse attività. Mettendo in atto questo piano ce ne sarà una. Così come se un reparto di Medicina ha 2.500 ricoveri all’anno, ma l’età media è di 76 anni, non è più Medicina ma Geriatria. Ho la speranza – aggiunge – che questa riorganizzazione dia risposte alle persone, e non alla politica. Ma mi aspetto già da oggi un fuoco serrato contro questo piano da parte della politica con la p minuscola». 

La Sicilia viene divisa in quattro grandi aree territoriali. La più grande è Catania-Siracusa-Ragusa, con 1 milione e 841mila abitanti; segue Palermo-Trapani, con 1 milione 712mila abitanti; Agrigento-Caltanissetta-Enna con 892mila, infine l’area di Messina con 645mila residenti. Come detto, gli hub saranno tre. «Si tratta degli ospedali che ospitano tutta l’alta specialità di emergenza, qui il paziente politraumatizzato trova tutto quello di cui può avere bisogno», precisa Spampinato. Gli ospedali di primo livello (Dea I o spoke) sono 15 e tutti con pronto soccorso. Queste strutture non sono dotate di tutte le specializzazioni. Gli ospedali di base sono 23, hanno il pronto soccorso (ma solo uno in quelli riuniti) e la funzione di stabilizzare il paziente e, in caso di necessità, inviarlo nelle strutture di eccellenza. Ci sono poi i sette ospedali nelle zone disagiate (Bronte, Corleone, Petralia Sottana, Pantelleria, Lipari, Mussomeli e Nicosia), dotati di pronto soccorso. Infine, gli ospedali di comunità, per i malati cronici. «Non è escluso che questi ultimi, così come quelli delle zone disagiate, in futuro possano ancora cambiare connotazione o essere ridimensionati», sottolinea il sindacato dei medici. 

Adesso il piano verrà sottoposto ai sindacati dei privati, quindi passerà all’Ars, in commissione Salute per poi essere inviato al ministero, nel caso in cui vengano apportate modifiche. I tempi sono stretti. Entro ottobre pottrebbe già arrivare la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Ecco l’elenco delle strutture e delle ambulanze medicalizzate per ogni area territoriale:

Area territoriale Catania-Ragusa-Siracusa, 1 milione 841mila abitanti
Ospedale Hub, Dea II: Cannizzaro

Ospedali Dea I spoke (copre area tra 150 e 300mila abitanti): 5
Garibaldi (CT), Policlinico (CT), Caltagirone, Arezzo di Ragusa, Umberto I di Siracusa. Pronto soccorso a Garibaldi centro, Ferrarotto Vittorio Emanuele, Caltagirone, Ragusa, Siracusa. Pronto soccorso pediatrico a Nesima e Ferrarotto. Pronto soccorso ostetricia Santo bambino (CT)

Ospedali di base (area di 80-150mila abitanti): 7
Ospedali riuniti Acireale-Giarre (pronto soccorso ad Acireale); riuniti Biancavilla-Paternò (pronto soccorso a Biancavilla); ospedale Maggiore di Modica con pronto soccorso; riuniti Vittoria-Comiso (con pronto soccorso a Vittoria); Avola, Augusta e Lentini (tutti con pronto soccorso)

Presidio zona disagiata
Bronte, con pronto soccorso

Ospedali di comunità
Militello, Scicli e Noto

Centrale operativa 118
Cannizzaro

Ambulanze medicalizzate
Adrano, Cannizzaro, Garibaldi, Santa Maria del Gesù, Grammichele 2, Linguaglossa 2, Mineo 2, Paternò, Ramacca 2, Randazzo 2, San Giovanni La Punta, Vizzini, Chiaramonte Gulfi 2, Scoglitti, Comiso, Modica, Pozzallo 2, Ragusa, Augusta, Pachino 2, Palazzolo Acreide 2, Rosolini 2, Siracusa, Sortino


Area territoriale Palermo-Trapani, abitanti 1 milione 712mila
Ospedale Hub, Dea II: Arnas Civico Palermo

Ospedali Dea I spoke (copre area tra 150 e 300mila abitanti): 5
Policlinico, Villa Sofia-Cervello e Buccheri La Ferla a Palermo (tutti con pronto soccorso), ospedali riuniti Trapani-Salemi con pronto soccorso al Sant’Antonio Abate di Trapani

Ospedali di base (80-150mila abitanti): 8
Ingrassia (PA), Cefalù, Partinico, Termini Imerese, Alcamo, Castelvetrano, Marsala e Mazara del Vallo (tutti con pronto soccorso)

Ospedali zona disagiata
Corleone, Petralia Sottana e Pantelleria (tutti con pronto soccorso)

Centrale operativa 118
Arnas Civico Palermo

Ambulanze medicalizzate
Bagheria, Carini 2, Castelbuono, Cefalù, Isola delle Femmine, Lercara Friddi 2, Palazzo Adriano, Misilmeri, Monreale, Palermo ospedale Guadagna, Palermo Villa Sofia, Palermo Politeama Tribunale, Santa Flavia, Termini Imerese, Alcamo, Castelvetrano, Marsala, Petrosino, Trapani 2, Trapani Città, Salemi, San Vito Lo Capo, Favignana 


Area territoriale Agrigento-Caltanissetta-Enna 892mila abitanti
Ospedale Hub, Dea II: Canizzaro o Civico Palermo

Ospedali Dea I spoke (copre area tra 150 e 300mila abitanti): 4
Agrigento San Giovanni di Dio con pronto soccorso, ospedali riuniti Caltanissetta Sant’Elia e San Cataldo (pronto soccorso solo a Caltanissetta); ospedali riuniti Gela-Mazzarino-Niscemi (pronto soccorso solo a Gela); ospedali riuniti Enna Umberto I-Leonforte- Piazza Armerina (pronto soccorso solo a Enna)

Ospedali di base (area di 80-150mila abitanti): 2
Canicattì, Licata (con pronto soccorso); ospedali riuniti Sciacca-Ribera (pronto soccorso solo a Sciacca)

Ospedali zona disagiata
Mussomeli e Nicosia (con pronto soccorso)

Centrale operativa 118
Caltanissetta Sant’Elia

Ambulanze medicalizzate
Agrigento 3, Cammarata 2, Menfi 2, Ribera, Sciacca, Gela, Milena 2, San Cataldo 2, Sommatino 2, Petraperzia, Regalbuto, Troina


Area territoriale Messina, abitanti 645mila
Ospedale Hub, Dea II: Policlinico di Messina

Ospedali Dea I spoke (copre area tra 150 e 300mila abitanti)
Papardo di Messina con pronto soccorso

Ospedali di base (area di 80-150mila abitanti): 5
Ircss Puleio Piemonte con pronto soccorso; ospedali riuniti Barcellona-Milazzo con pronto soccorso a Milazzo; ospedali riuniti Sant’Agata-Mistretta con pronto soccorso a Sant’Agata; Patti, Taormina 

Ospedale zona disagiata
Lipari (con pronto soccorso)

Ambulanze medicalizzate
Brolo, San Piero Patti, Falcone, Novara di Sicilia, Messina Nord, Scaletta Zanclea, Salina, Capo d’Orlando, Tortorici, Torregrossa, Francavilla di Sicilia, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Barcellona, Milazzo, Sant’Agata di militello, Messina Piemonte, Messina Papardo


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]