“La gestione del commissario Irsap? Un bluff”

La Regione siciliana non ha i soldi – o dice di non avere i soldi – per erogare ai Comuni le risorse finanziarie previste dalle leggi. Eppure trova il denaro per retribuire “undici ex direttori” degli ormai soppressi Consorzi Asi, con “con stipendio da dirigente generale”.

E’ questa una delle accuse che le organizzazioni sindacali muovono al commissario straordinario dell’Irsap, Luciana Giammanco. L’Irsap, è noto, è l’Istituto per le attività produttive, l’organismo che, con la riforma, ha preso il posto dei vecchi Consorzi per le Aree di sviluppo industriale (Asi) della Sicilia. (a destra, la zona industriale di Gela, foto tratta da it.wikipedia.org)

Una riforma, quella dei Consorzi Asi, voluta dall’ex assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi (foto sotto, a destra). Riforma prima ostacolata e poi subita dal Governo regionale dalla stessa Ars.

La vecchia politica siciliana, prima di lasciare passare la riforma, ha chiesto precise ‘garanzie’ per la tutela degli stipendi dei dirigenti generali e, soprattutto, per i mafiosi che, da sempre, orbitano attorno ai vecchi Consorzi Asi.

Va ricordato che, proprio sulla gestione degli ex Consorzi Asi, si è consumato lo scontro tra il presidente della Regione uscente, Raffaele Lombardo, e l’ex assessore Venturi. Quest’ultimo aveva nominato Alfonso Cicero ai vertici dell’Irsap. Lombardo, con un blitz, ha tolto Cicero e ha piazzato al vertice dell’Irsap Luciana Giammanco. Non solo. Ha anche nominato Francesco Nicosia al vertice del dipartimento delle Attività produttive, contro il parere dell’assessore Venturi, che sosteneva l’illegittimità delle nomine effettuate da Lombardo.

Com’è noto, il Consiglio di Giustizia amministrativo (Cga) ha poi dato ragione a Venturi, precisando, in un parere, che tutte le nomine effettuate dal Governo Lombardo dopo l’entrata in vigore della legge regionale ‘blocca-nomine’ (4 agosto scorso) sono illegittime. Solo che i nominati da Lombardo, quando è arrivato il parere del Cga, avevano già prodotto non soltanto atti illegittimi, ma anche danni.

I danni, oggi, li quantificano, almeno in parte, in un documento dai toni molto duri gli esponenti di Cgil, Cisl Uil, Sadirs, Cobas-Codir, Ugl e Siad.

Scrivono infatti i sindacalisti: “Gli impegni assunti dal commissario straordinario dell’Itsap al tavolo di trattativa con le organizzazioni sindacali si stanno rivelando come un ‘bluff’ a danno dei dipendenti degli ex Consorzi Asi e delle imprese insediate nelle zone industriali dell’Isola”.

“Gli atti che hanno fatto seguito alla nomina del Direttore Generale dell’Irsap – si legge sempre nella nota sindacale – denotano un grave pressappochismo e una lacunosa conoscenza delle più elementari norme sulla gestione di un ente pubblico e, di fatto, nulla hanno prodotto come risultato rispetto alla soluzione delle problematiche che, come segreterie regionali, abbiamo denunciato al tavolo delle trattative dello scorso 17 ottobre”.

L’attacco dei sindacati, come si può notare, è rivolto alla dottoressa Giammanco. “E’ evidente – si legge sempre nel documento congiunto firmato dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali – che la disponibilità dimostrata nei confronti del commissario straordinario è stata fraintesa come ingenuità, ed è ora opportuno chiarire che ci aspettiamo risultati concreti e non più disposizioni dai contenuti ambigui che determinano ancora più incertezza di quanto questa vicenda ne abbia avuta  fin  dalla sua origine”.

Quindi l’attacco frontale: “Non possiamo non evidenziare – scrivono le organizzazioni sindacali – la contraddittorietà dei provvedimenti fin qui succedutisi che, più che tentare di avviare una corretta gestione dell’Irsap, si sono caratterizzati per uno strenuo tentativo di mantenere in vita le gestioni degli ex Consorzi Asi, mantenendo nelle loro piene funzioni gli 11 ex direttori, con stipendio da dirigente generale regionale, ed attribuendo loro una non meglio precisata legale rappresentanza di strutture che, per stessa ammissione del commissario straordinario sono ormai cessate”.

Insomma, sembrano dire le organizzazioni sindacali, negli ex Consorzi Asi il mangia-mangia non è stato bloccato. Anzi, è proseguito. I sindacati riportano un passo di un documento ufficiale nel quale si dice a chiare lettere “che, con lo spirare del termine di legge della liquidazione dei soppressi Consorzi Asi, tutti i rapporti pendenti siano ormai definitivamente transitati all’Irsap senza alcuna possibilità  di riviviscenza dei cessati consorzi.”.

Insomma: i Consorzi Asi non c sono più, ma il Governo Lombardo, in barba alla riforma, ha mantenuto in piedi le clientele e le ‘stranezze’, chiamiamole così, che la gestione dell’ex assessore Venturi aveva cercato di smantellare.

I sindacalisti rivolgendosi al commissario straordinario dell’Irsap e al Governo dimissionario, li invitano “a mettere in campo e rendere effettive tutte le iniziative necessarie a far fronte all’emergenza determinatasi in gran parte degli Uffici  periferici dell’Irsap, emanando direttive concrete che consentano la normale funzionalità delle strutture, il pagamento delle retribuzioni al personale dipendente e l’erogazione dei servizi agli utenti, evitando di lasciare che l’attività amministrativa venga  rimessa alla libera, ed a volte fantasiosa, iniziativa di singoli dirigenti  che, privi di qualsiasi minimo atto indirizzo, possono determinare, con  comportamenti non univoci, azioni  che mettono a rischio  la legittimità della loro attività e  il buon andamento di una pubblica amministrazione”.

Più chiaro di così…


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]