Dopo le polemiche degli ultimi giorni, riccardo savona, lascia il gruppo democratici riformisti dell'ars. Come sappiamo, tutto è cominciato durante il congresso di questo movimento nato per spalleggiare il presidente della regione, rosario crocetta. In quell'occasione, il governatore , ha lanciato un'anatema contro il deputato, per una vecchia telefonata tra lo stesso parlamentare e vito nicastri, limprenditore che operava nel settore eolico al quale sono stati sequestrati alcuni beni. Vicende sulle quali, se non abbiamo capito male, non cè ancora un pronunciamento definitivo della magistratura. E comunque alquanto datate.
La farsa etica: Savona lascia il gruppo Drs. Ma la legge anticorruzione resta inapplicata
Dopo le polemiche degli ultimi giorni, Riccardo Savona, lascia il gruppo Democratici Riformisti dell’Ars. Come sappiamo, tutto è cominciato durante il congresso di questo movimento nato per spalleggiare il Presidente della Regione, Rosario Crocetta. In quell’occasione, il Governatore , ha lanciato un’anatema contro il deputato, per una vecchia telefonata tra lo stesso parlamentare e Vito Nicastri, limprenditore che operava nel settore eolico al quale sono stati sequestrati alcuni beni. Vicende sulle quali, se non abbiamo capito male, non cè ancora un pronunciamento definitivo della magistratura. E comunque alquanto datate.
Insomma, una sceneggiata per la solita recita di un’antimafia a corrente alternata. Storie vecchie che il governatore Crocetta ha rispolverato per loccasione guadagnandosi i titoli dei giornali. Sia chiaro, probabilmente nessuno metterebbe le mani sul fuoco per garantire sull’integrità morale di Savona, ma il punto è che l’antimafia di Crocetta risulta alquanto anomala: non sarebbe più vero il suo impegno antimafia se cominciasse a rispettassero le leggi?
Cosa che Crocetta non fa ad esempio quando si tratta di nomine imposte dalla lobby di Antonello Montante, leader di Confindustria Sicilia (vedi Irsap e Irfis, ad esempio). Se ne è infischiato alla grande del Decreto 39, ad esempio. Alias: “Disposizioni in materia di inconferibilita e incompatibilita di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, in attuazione della legge anticorruzione (l. 6 novembre 2012, n. 190).
La questione è grave anche se il Commissario dello Stato appare alquanto distratto. La mancata applicazione delle leggi anticorruzione può portare infatti al Commissariamento della Regine, come vi abbiamo raccontato nel dettaglio qui.
Ma tant’è. In Sicilia ci accontentiamo delle farse:
“Apprezziamo il gesto politico dellonorevole Riccardo Savona che, con le dimissioni dal gruppo parlamentare presentate oggi, consente alla nostra formazione politica di uniformarsi al codice deontologico valido per tutti gli aderenti” dice Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia. Che aggiunge: “Comprendiamo lumana sofferenza del presidente Savona ed auspichiamo che in tempi brevissimi egli possa dimostrare la sua totale estraneità rispetto ai fatti giornalisticamente contestatigli. Non manchiamo ancora oggi di ringraziare Riccardo Savona per limpegno politico dimostrato in seno al gruppo e per limportante lavoro svolto con grande esperienza.
Se Crocetta-Torquemada butta fuori Savona e si tiene Di Giacinto
Legge Anticorruzione: la Sicilia rischia il Commissariamento