La denuncia/ Ancora anomalie all’Assesorato Cultura del Comune di Palermo

UNA INCARICO ALLA FIGLIA DELLA DIRIGENTE, ELIANA CALANDRA, NELL’AMBITO DEL PROGETTO  ‘LD VIE DEI TESORI’. GRATUITO, MA COMUNQUE NON PROPRIO IN LINEA CON UNA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA DI TUTTI I CITTADINI

Dall’Associazione Nuova Tutela del Cittadino riceviamo e pubblichiamo:

“Nel novembre del 2012, quando la nostra associazione feve luce su tutte le stonature e le forzature che riguardarono i bandi per le manifestazioni di Natale e Capodanno, vennero fuori molte criticità e un sistema di gestione degli eventi e dei soldi pubblici che poco avevano a che fare con la trasparenza tanto proclamata da questa amministrazione comunale.

Palermo pagò circa 600 mila euro per quelle manifestazioni, soldi presi in gran parte dal fondo d’emergenza, come dimostrano le carte ancora in nostro possesso, e di certo nell’assegnazione dei contributi per le associazioni e per l’organizzazione ci fu, a nostro modo di vedere e supportati dalle inchieste giornalistiche fatte grazie al nostro lavoro, troppa leggerezza e, sicuramente, poca meritocrazia.

Nella polemica che seguì entrò a pieno titolo l’Assessorato alla Cultura attraverso funzionari e dirigenti, i quali gestirono in maniera molto discutibile tutta l’organizzazione, partendo dalla famosa commissione che doveva giudicare i progetti e alla quale facevano parte alcuni responsabili di associazioni che a quel bando partecipavano, sino agli impegni di spesa con aziende private e senza istituire un bando pubblico.

Una figura in particolare la ricordiamo ancora bene, la Dirigente e Capo dell’Ufficio Cultura Dott.ssa Eliana Calandra, venuta alla ribalta per una determina dirigenziale e un impegno di spesa di 60 mila euro a favore di una ditta palermitana, consigliata dall’allora esperto culturale Tranchina all’assessore Giambrone, e partorita in base ad un articolo di legge che nulla aveva a che fare con le caratteristiche di quella ditta.

E non eravamo solo noi a dirlo, lo stesso Ragioniere Generale rigettò quella determina motivandola con “danno erariale” e “illecito disciplinare”, ma quella determina passò lo stesso, il Ragioniere fu poi trasferito e la ditta fu liquidata poco tempo dopo.

Pensavamo che il nostro lavoro fosse almeno servito per non commettere più gli stessi errori, e invece no, la stessa dirigente oggi scivola di nuovo sulla stessa buccia di banana, e lo fa sempre come dirigente dell’area cultura ma anche come responsabile dell’Archivio Storico.

Approfittando di una bellissima manifestazione come “Le vie dei tesori”, organizzata dal comune di Palermo e l’Università, pensa bene di “sistemare” tra i Curatori dell’evento la propria figlia, Silvia Messina. E lo fa per la seconda volta, visto che nella precedente edizione troviamo la stessa persona ma come responsabile dei “Percorsi Cittadini”.

E’ di pochi giorni fa la notizia dell’esclusione della nostra città dalla candidatura a Capitale Europea della Cultura, e di una città indignata per questa bocciatura, ma di quale cultura parliamo? Quella degli stessi personaggi? Quella dei soliti modi di fare? Quella riservata ai pochi eletti che approfittano di canali parentali o di amicizie?

Allora prima di scandalizzarci del poco credito che abbiamo verso il resto del paese e dell’Europa, guardiamoci dentro, fermiamoci a riflettere un attimo, forse capiamo che siamo causa del nostro stesso male, e l’amministrazione, prima di etichettare una parte della città come incolta e analfabeta, prima di chiedere ai propri concittadini di cambiare mentalità, cambiasse i propri modi di fare”.


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