L'ars potrebbe approvare una legge in violazione dell'articolo 14 dello statuto siciliano
La demagogia del Governo Crocetta sulle retribuzioni dei dipendenti regionali
L’ARS POTREBBE APPROVARE UNA LEGGE IN VIOLAZIONE DELL’ARTICOLO 14 DELLO STATUTO SICILIANO
I dipendenti della Regione siciliana non possono avere un trattamento economico inferiore a quello dei dipendenti dello Stato. Su questo l’articolo 14 dello Statuto siciliano è chiarissimo. Non si capisce perché, allora, nel disegno di legge in discussione in queste ore Sala d’Ercole il Governo di Rosario Crocetta insista per violare l’articolo 14 dello Statuto.
Il decreto Renzi, come ha fatto giustamente notare il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, fissa a 240 mila euro il tetto per i dipendenti pubblici. Non si capisce perché per, per i dipendenti della Regione, il tetto debba essere fissato a 160 mila euro.
Forse perché il Governo Renzi ha scippato al Bilancio regionale di quest’anno un miliardi e 250 milioni di euro? E quindi per ‘risparmiare’ si penalizzano i dipendenti della Regione, calpestando l’articolo 14 dello Statuto?
Non sappiamo se Sala d’Ercole approverà questo tetto in barba all’articolo 14 dello Statuto. Ma se lo farà, l’Ufficio del Commissario dello Stato non potrà che impugnare questo articolo di legge.
Noi ci rendiamo conto che, ormai, all’Ars e ai vertici dei Partiti, arrivano personaggi che non hanno mai aperto un testo di Diritto. Però, continuando così, non si va da nessuna parte.
Quando c’erano ancora i Partiti politici queste cose non succedevano. Chi in Sicilia fa politica – con riferimento ai parlamentari di Sala d’Ercole, ma anche ai dirigenti dei Movimenti politici – dovrebbero avere la buona creanza di leggere almeno lo Statuto siciliano.