La corte costituzionale ha dichiarato "la illegittimita' costituzionale delle norme della legge elettorale, che prevedono l'assegnazione di un premio di maggioranza, sia per la camera dei deputati che per il senato della repubblica, alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla camera 340 seggi e al senato il 55% dei seggi assegnati a ciascuna regione". La consulta ha anche dichiarato "la illegittimita' costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali 'bloccate', nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una preferenza".
La Consulta boccial il ‘Porcellum”
La Corte Costituzionale ha dichiarato “la illegittimita’ costituzionale delle norme della legge elettorale, che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza, sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica, alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera 340 seggi e al Senato il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione”. La Consulta ha anche dichiarato “la illegittimita’ costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”.
Le motivazioni della sentenza, informa una nota di Palazzo della Consulta, “saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avra’ luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici. Resta fermo – si aggiunge – che il Parlamento puo’ sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”.