La chiusura della Prefettura Insorgono Sindaco e Consiglio

Suscita una valanga di polemiche la notizia dell’annunciata chiusura della Prefettura di Enna, prevista per il 2016 che, nei piani del Governo, dovrebbe essere accorpata a quella di Caltanissetta (sarebbe l’unica in Sicilia a sparire): 

«La Prefettura di Enna è un modello da esportare e non da punire. Se i nostri figli devono andare via da qui – dice il Sindaco, Paolo Garofalo – non devono farlo per paura di pagare il pizzo per aprire una bottega». Il Primo cittadino di Enna, annuncia anche clamorose manifestazioni di protesta contro una decisione giudicata senza senso e senza logica. 

E dello stesso parere sono anche i consiglieri comunali, tra questi Dario Cardaci:

«Dopo il sistematico sacco che la nostra Città e la nostra Provincia hanno dovuto subire, ecco arrivare la madre di tutte le angherie: la soppressione della Prefettura. Si da oramai per certo che a giorni questo ignobile provvedimento possa essere sancito a spese di 21 Prefetture di cui vedi caso l’unica in Sicilia sarebbe proprio quella di Enna. Forse perché il Prefetto ed il Questore hanno fatto così bene da rendere la Città fra le più sicure d’Italia?  Non ci si venga a parlare poi di Legalità quando lo Stato anziché restare vicino al cittadino se ne allontana». 

Una battaglia sostenuta trasversalmente. Il presidente del consiglio Maurizio Bruno, insieme ai capigruppo, con una seduta straordinaria ha ribadito quanto «sbagliato sia il percorso dell’allontanamento dallo Stato». Alla seduta hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni dell’Ennese nonché i parlamentari Mario Alloro, Luisa Lantieri e Maria Greco. 

In prospettiva una mozione all’Ars per impegnare il Governo regionale ad opporsi e un incontro con il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano. 


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