«Il lavoro gratuito è una straordinaria opportunità, in voga in tanti paesi più evoluti di questo», scrivono gli organizzatori del finto concerto di Lorenzo Cherubini a Catania. Una pennellata di humor catanese dove si incontrano due polemiche: quella sui consigli del cantante romano ai giovani e l'altra, locale, sull'appello ai volontari nei festival
Jova-notti #aggratis tour, data etnea fantastica «Testimonial d’eccezione del lavoro gratuito»
«Lavorare gratis Jova a te e Jova al Cherubini». È lo slogan del Jova-notti #aggratis tour, una serie di date di fantasia del cantante romano. Uno sfottò in salsa etnea che segue le parole di Lorenzo Cherubini – in arte Jovanotti – davanti agli studenti dell’università di Firenze, dove ha dichiarato: «Lavorare gratis? Sì, se serve per fare esperienza». Al posto dei pomodori live, l’artista ha ricevuto polemiche e insulti, specie tra i giovani senza stipendio non per scelta. A Catania, però, la contestazione si vena di humor in cinquanta sfumature di nero. E fa il paio con la polemica gemella dei mesi scorsi sull’appello ai volontari al Zanne fest. Per questo, gli organizzatori dell’#aggratis tour hanno scelto proprio la cornice del festival etneo per la tappa di fantasia di Jovanotti a Catania, fissata il 20 luglio. Ovviamente in concerto gratuito, ma col sorriso. Due giorni dopo il live – quello vero – del 18 luglio a Messina.
«Avete udito bene! Il mitico Cherubini si unirà allo straordinario festival! Bisogna fare esperienza. Il lavoro gratuito è oramai una straordinaria opportunità, in voga in tanti paesi più evoluti di questo stupido posto», scrivono gli organizzatori sulla pagina Facebook dell’evento. «Sembra faccia anche una cover di “Chi non lavora gratis, non fa esperienza (oltre che l’amore)”…», scherza Daniela. «Tia-Jovafest!», lancia un nuovo slogan Marco. «Noi investiamo molto sull’aspetto social, per questo ci teniamo a trasformare il festival in un evento totale, con un profilo umano notevole, in cui trova spazio questa nuova forma lavorativa che ti offre molte opportunità», rispondono a MeridioNews in un’intervista impossibile.
Perché scegliere proprio Jovanotti? «L’associazione è stata molto semplice – continuano i Jova-notti #aggratis tour manager – Ci siamo chiesti “Qual è l’archetipo del volontario?” e c’è spuntato inesorabilmente dinanzi il volto barbuto di Lorenzo Cherubini. Non abbiamo mai alluso a quel povero ragazzo che morì dal palco di un suo concerto; ci siamo solo detti che, se c’è qualcuno che in questo determinato momento storico ha la capacità di rappresentare la nuova frontiera del lavoro non salariato, è sicuramente lui».
Un nome di respiro internazionale per un’esigenza oggi sentita in Italia, con un mercato del lavoro troppo rigido e una tratta dei lavoratori troppo choosy, schizzinosi, secondo l’ex ministra al Welfare Elsa Fornero. «E siccome in Europa, che sono più avanti, ci sono arrivati da un pezzo, siamo stati costretti a ricorrere a un testimonial nazional popolare come solo Jovanotti sa essere. Coi gruppi indie nessuno ci avrebbe calcolati. Ti immagini Alex Kapranos che spilla le birre?». Il riferimento degli informali organizzatori è al cantante del gruppo Franz Ferdinand, che si esibirà davvero al Zanne festival il 16 luglio. Eppure, secondo gli organizzatori dell’#aggratis tour, sarebbe stato Cherubini il nome giusto: «Jovanotti è come Renzi: piace alle nonne, piace a Luca Spataro, piace al panettiere. Era perfetto come testimonial d’eccezione».