Il centrocampista analizza il momento dei rosanero a due giorni dalla gara interna contro la Fiorentina, squadra nelle quale giocano alcuni suoi connazionali. In attesa di novità sul fronte mercato, il croato vuole difendere il posto da titolare riconquistato con l'arrivo di Ballardini
Jajalo crede nell’obiettivo salvezza «Possiamo e dobbiamo fare meglio»
La lista dei possibili rinforzi a centrocampo è stata già compilata (sembra in discesa la strada che porta a Cristante del Benfica, individuato come alternativa a Sensi del Cesena) ma, in attesa di sviluppi sul fronte mercato, c’è un presente di cui il Palermo deve tenere conto. E il presente, nel ruolo di regista, ha ancora il volto di Mato Jajalo, rispolverato da Ballardini dopo il periodo di anonimato vissuto nell’ultimo segmento dell’era Iachini. Costretto a superare la concorrenza di Brugman e Maresca per una maglia da titolare, quella maglia prenotata in pratica nella passata stagione dal momento in cui è arrivato al club di viale del Fante (gennaio 2015), il croato nelle ultime settimane è uscito dal cono d’ombra. L’esclusione dal progetto tecnico di Maresca e la collocazione «ballerina» di Brugman (inquadrato da Ballardini come trequartista e a volte come mezzala) hanno spianato la strada alla candidatura del numero 28 rosanero: «Tutti i giocatori si mettono a disposizione – ha spiegato – in questo momento gioco da regista, ruolo che peraltro soddisfa il mister, ma sono pronto a cambiare posizione in campo nel caso in cui dovessero esserci delle novità o dovesse arrivare qualche rinforzo. Quando l’anno scorso sono arrivato a Palermo ho giocato subito e questa è stata una sorpresa anche per me – ha aggiunto – Non mi sono ancora adattato al cento per cento ai meccanismi della squadra ma mi sento bene e mi alleno ogni giorno per migliorare».
La mente è assorbita dalla gara con la Fiorentina in programma mercoledì pomeriggio al Barbera, match dal sapore speciale per Jajalo che lo scorso 24 maggio segnò proprio in casa contro i toscani il suo primo gol nel calcio italiano e in serie A: «L’obiettivo dei tre punti vale per tutte le partite. Mi aspetto una gara difficile e bella contro una delle squadre che esprime il miglior calcio d’Italia. Abbiamo lavorato bene in questi giorni e vogliamo inaugurare l’anno nuovo con una vittoria casalinga. Un successo che ci consentirebbe di affrontare con tranquillità gli impegni successivi». La presenza nell’organico viola di alcuni connazionali rappresenta a titolo personale un tema interessante nel contesto della partita: «La Fiorentina è una squadra forte, composta da buonissimi giocatori tra i quali Badelj e Kalinic. Avere di fronte dei giocatori che conosco è un motivo in più per fare bene. Sappiamo che loro hanno un grande attacco ma non dobbiamo rinunciare al nostro gioco. Confrontarsi con giocatori di un certo livello, inoltre, è uno stimolo ulteriore per dimostrare le nostre qualità».
La sfida contro i gigliati è un’altra tappa importante nel percorso stagionale del Palermo: «Paura di non centrare l’obiettivo salvezza? Il campionato è ancora lungo – ha spiegato Jajalo – sappiamo che possiamo e dobbiamo fare meglio. Contro la Sampdoria, ad esempio, abbiamo commesso degli errori in occasione dei due gol subiti e dobbiamo cercare di evitare queste disattenzioni». Utili le indicazioni fornite dal numero 28 rosanero: «Credo che i tiri dei centrocampisti da fuori area possano essere una soluzione importante in fase offensiva. Un concetto sul quale stiamo lavorando come dimostrano anche, di recente, le dieci conclusioni di Chochev in un paio di partite ravvicinate». Il croato è concentrato sul Palermo e non si lascia condizionare dal fascino degli Europei. Traguardo personale a lunga scadenza e che, in questo momento, non è in cima alle sue priorità: «Andare agli Europei sarebbe una grande soddisfazione ma ora non ci penso. La convocazione in Nazionale è subordinata al rendimento nel proprio club».