Più che una notizia sembrerebbe logica: antonio ingroia, dopo il suo addio alla toga, potrebbe approdare ai vertici di riscossione sicilia nel ruolo di direttore generale.
Ingroia ai vertici di Riscossione Sicilia?
Più che una notizia sembrerebbe logica: Antonio Ingroia, dopo il suo addio alla toga, potrebbe approdare ai vertici di Riscossione Sicilia nel ruolo di direttore generale.
Come già sappiamo, il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, non aveva nascosto la sua volontà di ‘piazzare’ il magistrato anti-mafia dentro ad una società, quella che riscuote i tributi nell’Isola (ex Serit) che fa acqua da tutte le parti e che è oggetto di feroci denunce da parte delle associazioni dei contribuenti. Non è mancata pure una dura provocazione: “La riscossione in Sicilia? Meglio quando c’era la mafia”. Una provocazione sicuramente estrema, ma che ha però avuto il merito di fare intuire la gravità in cui versa il sistema in Sicilia.
Alla luce di queste denunce, chi meglio di un Pm antimafia per la guida della suddetta società? Peccato che il Csm ha subito posto un veto. Adesso che Ingroia, proprio in polemica con il Consiglio Superiore della Magistratura, ha lasciato la toga, la partita potrebbe riaprirsi. Mentre il ruolo di Presidente del Cda, è già stato assegnato, da Crocetta a Lucia di Salvo, per l’ex Pm, famoso per il suo ruolo di primo piano nelle inchieste sulla trattativa Stato-mafia, potrebbe essere pronta la poltrona di direttore generale. Un po’ di sana pulizia non farebbe certo male…
Riscossione Sicilia ha un nuovo capo. E la riforma?