La giornalista ha raccontato aneddoti e vicende che legano la casata britannica al Belpaese. L'isola ha fatto la sua parte. «La regina Mary, nonna dell'attuale regina Elisabetta, con il marito Giorgio V andarono in visita a Palermo»
In un libro la storia del rapporto dei Windsor con la Sicilia Presentato Elisabetta la regina italiana di Ilaria Grillini
C’è un cuore inglese che batte per l’Italia all’interno della famiglia reale dei Windsor. Ne è convinta Ilaria Grillini, giornalista di lungo corso, prima in Mediaset e poi in Rai, che in Elisabetta la regina italiana racconta il rapporto privilegiato che tutti gli esponenti del casato hanno con il bel Paese. Oltre 250 pagine per un libro, presentato a Catania al Circolo Canottieri Jonica, dove l’autrice ha svelato aspetti poco conosciuti delle visite, istituzionali e non, da parte di sua maestà e dei suoi familiari.
Dal Piemonte alla Sicilia, passando per Roma e Firenze, i Windsor ovunque hanno lasciato il segno e sono rimasti affascinati dai paesaggi, dalla cultura e dalla cucina italiana. Tanti gli aneddoti narrati grazie alle testimonianze di nobili, politici e imprenditori nostrani che hanno incontrato le teste coronate inglesi. A immortalare gli avvenimenti, documenti e foto come nel caso del principe Carlo insieme a lady Diana ospiti in una tenuta dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo.
Nel testo Ilaria Grillini passa in rassegna pure le gaffe meno note del principe Filippo, le occhiatacce della Regina alla servitù che non rispetta il protocollo a tavola, il colloquio privato tra la sovrana e papa Giovanni Paolo II a conclusione del quale i due capi delle rispettive Chiese si sono scambiati due buste sigillate. «L’Italia è un Paese – ha dichiarato l’autrice – a cui i Windsor sono legati da tanto tempo. La regina Mary, nonna dell’attuale regina Elisabetta, con il marito Giorgio V andarono in visita a Palermo. Questo viaggio ha segnato molto l’attuale sovrana perché ha sentito i racconti dei suoi nonni al punto da volere ripercorrere lo stesso tragitto. Un legame sentimentale più che istituzionale».
Ma c’è anche altro. L’interesse per l’agricoltura ha portato l’erede al trono a visitare un agrumeto catanese con tanto di omaggio, un bouquet di fiori di zagara, per la consorte. «Avevo undici anni – ha detto Domenico Ciancio Sanfilippo, intervenuto alla presentazione – e ricordo questa macchina bellissima sulla quale Carlo e Diana viaggiavano. Per quell’occasione la strada venne fatta asfaltare la notte; lì era tutta campagna». A immortalare l’avvenimento c’erano anche le telecamere che hanno consegnato alla storia le immagini. Presente anche il giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso che ha raccontato la sua versione da imbucato all’evento e rimarcato la rigidità del protocollo quando si incontra un reale. «Che poi sono umani anche loro», ha ironizzato. «Ma la regina – ha chiosato la Grillini – non si può toccare. Solo il cardinale Pappalardo è riuscito a stringerle la mano».