Nelle sue vene scorre sangue blu. Placido Salamone, 38 anni, ultimo rampollo dei Baroni di Casaleni, è un agricoltore-imprenditore discendente da un casato nobiliare da sempre profondamente legato alla terra. Il suo marchio punta sul biologico e l'ecosostenibilità
Il ritorno alla natura, dall’olio alla produzione diversificata
«Ho una passione ereditaria – racconta – per la terra e l’agricoltura. La mia è per tradizione una famiglia di imprenditori agricoli, legata al capitalismo agrario. Una famiglia di proprietari terrieri e armentisti che mi ha saputo tramandare il concetto dell’importanza di valorizzare ciò che si eredita attraverso l’innovazione. Ho potuto far mia la cultura della cura degli interessi tramite la ricerca, la valorizzazione e il rispetto. In seguito ho anche incrementato questo bagaglio personale grazie a esperienze e formazione in altre regioni di Italia».
Se in passato, il nome della famiglia è stato legato principalmente all’allevamento, Placido Salamone ha deciso di intraprendere una strada diversa, sempre a partire dalla biodiversità e dall’agricoltura. Una vision contemporanea dal cuore antico che affonda le sue radici in oltre un secolo di storia della famiglia Salamone che da sei generazioni cura l’azienda agricola Casaleni – un totale di 230 ettari tra Nicosia dove ci sono gli allevamenti e la produzione di cereali e Castel di Tusa, dove si produce l’olio – seguendo il ritmo delle stagioni, senza l’utilizzo di sostanze chimiche, per il benessere della salute e la salvaguardia del paesaggio.
Il prodotto “capostipite” della vision bio di Salamone è stato proprio l’olio. «Dieci anni fa – racconta – ho lanciato il mio primo marchio di olio biologico. Da allora, man mano, abbiamo ampliato e diversificato la produzione, sempre di tipo biologico, aggiungendo conserve, confetture e tanto altro fino a raggiungere anche l’embrione della linea cosmetica che oggi è certificata ed ecobiologica. Con Casaleni Natural Bio – continua Salamone – continuo a portare avanti questa filosofia di sostenibilità basata sul rispetto della biodiversità dei territori e della valorizzazione delle sue eccellenze. Inoltre, in questi anni ho puntato molto sulla possibilità di fare rete e di creare sinergie con altri imprenditori virtuosi, fino al progetto Salamone Synergy Group: un laboratorio sinergico di qualità realizzato per offrire un’offerta meno frammentata della produzione di nicchia del territorio della Valle dell’Halaesa».
Passo dopo passo nel territorio della sostenibilità e dell’imprenditoria ecocompatibile, a dicembre è nato anche il primo franchising dedicato alla produzione agricola bio certificata. Una nuova tappa nel percorso dell’ecosostenibilità. «Il ritorno alla natura – conclude – per me è una questione personale. Io credo che la Sicilia possa davvero approfittare di quello che è stato fino ad ora un ritardo. Il fatto di non essere una regione a orientamento industriale ci consente di avere oggi più risorse naturali da utilizzare in modo virtuoso. Non basta solo disporre di una ricchezza, ma bisogna saperla mettere a frutto. Serve un programma equilibrato che tenga conto di valori, terra, identità e genuinità. Io con il mio lavoro e il mio marchio – conclude Salomone – sto percorrendo questa strada stimolato da un modo di sentire e non dalla semplice moda o tendenza della sostenibilità».