Il Prefetto Latella, Lombardo e l’assessore Chinnici snobbano il consiglio comunale

Da che mondo e mondo i potenti si sono sempre incontrati, ma le cose della terra non sono migliorate, ebbe a dire una volta un noto sacerdote di Palermo. E allora, che i potenti si incontrino pure. Magari nel rispetto del bon ton istituzionale. Che, a quanto pare, non è di casa a Palazzo delle Aquile, la sede del consiglio comunale di Palermo. Dove, stando a quanto racconta il consigliere comunale del gruppo misto, Alberto Mangano, il nuovo commissario straordinario, Prefetto Latella, ha incontrato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l’assessore regionale alla Funzone pubblica, Caterina Chinnici, ‘dimenticandosi’ di invitare i padroni di casa, cioè i 50 consiglieri comunali eletti dai cittadini.
Non stupisce il comportamento di Lombardo, che degli elettori – e della volontà del corpo elettorale – ha un’idea tutta sua. Non a caso, è stato eletto governatore della Sicilia da una straripante maggioranza di centrodestra e governa con il centrosinistra. Contro la volontà della base del Pd, che non ne vuole sapere dell’appoggio dello stesso Pd al governo Lombardo. Una base che non può esprimersi attraverso il referendum perché Lombardo – che ormai è anche il ‘leader’ del Pd siciliano – non vuole. Stupisce, invece, che il commissario straordinario del Comune di Palermo riceva i rappresentati del governo della Regione ignorando i ‘padroni di casa’. Insomma…
Lo ‘stile’ di Raffaele Lombardo ha fatto ingresso anche a Palazzo delle Aquile che, dopo la ‘fuga’ dell’ex sindaco, Diego Cammarata (dimessosi perché a marzo non avrebbe avuto come pagare lo stipendio alle migliaia di pecari che la sua ex amministrazione ha stabilizzato), è diventato un nuovo ‘feudo’ del presidente dell Regione che ha nominato, per l’appunto, il commissario straordinario.
Commenta Mangano in un comunicato stampa: “La notizia dell’incontro tra Lombardo, l’assessore regionale Caterina Chinnici e la dottoressa Latella, commissario straordinario al Comune di Palermo, presso la sede di Palazzo delle Aquile ci lascia stupiti per il mancato senso di rispetto nei confronti del consiglio comunale che non ha ricevuto alcun formale invito. Speriamo, almeno – aggiunge il consigliere comunale – che la presenza del presidente Lombardo e dell’assessore Chinnici sia motivata dalla necessità e urgenza di consegnare brevi manu alla dottoressa Latella i risultati dell’ispezione compiuta dai funzionari della Regione, ben oltre un anno fa, sugli eventuali abusi d’ufficio e infrazioni compiute dall’ ex sindaco, Diego Cammarata, e dalla sua giunta”.
“Se così non sarà – prosegue Mangano – chiederemo al commissario, dottoressa Latella, di acquisire tali risultati in modo che possano contribuire al complesso lavoro che l’attende”.
Quindi la stoccata a Lombardo e alla Chinnici: “Ci chiediamo, inoltre – si egge sempre nel comunicato del consigliere comunale del gruppo misto – quali decisioni abbia preso la Procura di Palermo, presso cui abbiamo presentato un esposto quasi due mesi fa contro il presidente Lombardo e l’assessore Chinnici, in merito a eventuali omissioni da loro commesse. Al commissario Latella – conclude Mangano – auguriamo di svolgere al meglio il suo lavoro, nella speranza che il Comune di Palermo possa avere una gestione limpida, prima di arrivare alle prossime amministrative e che i palermitani abbiano la possibilità di rendersi conto di quale sia stato il danno compiuto dall’amministrazione comunale uscente”.

 


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Da che mondo e mondo i potenti si sono sempre incontrati, ma le cose della terra non sono migliorate, ebbe a dire una volta un noto sacerdote di palermo. E allora, che i potenti si incontrino pure. Magari nel rispetto del bon ton istituzionale. Che, a quanto pare, non è di casa a palazzo delle aquile, la sede del consiglio comunale di palermo. Dove, stando a quanto racconta il consigliere comunale del gruppo misto, alberto mangano, il nuovo commissario straordinario, prefetto latella, ha incontrato il presidente della regione, raffaele lombardo, e l’assessore regionale alla funzone pubblica, caterina chinnici, ‘dimenticandosi’ di invitare i padroni di casa, cioè i 50 consiglieri comunali eletti dai cittadini.

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