Il Monastero si rifà il look

Ruspe, Bobcat, operai al lavoro in un cantiere grande quasi quanto l’intero cortile del Monastero. È questo lo scenario che da un paio di settimane si presenta agli occhi degli studenti che frequentano le lezioni ai Benedettini. Uno scenario che potrebbe diventare abituale per diversi mesi, probabilmente sei o sette. Tutta la zona che va da poco dopo l’entrata principale all’Auditorium De Carlo è recintata in maniera tale che, se si vuole passare da un marciapiede all’altro, bisogna fare tutto il giro; con qualche disagio per gli studenti “sfollati” dalle panchine e dai luoghi di ricreazione, che ora sembrano la scenografia di un film sulla guerra: «Questo scenario è davvero demotivante, quanto bisognerà aspettare perché tutto torni come prima?» si chiede Francesca, studentessa di Lingue; mentre studenti di altre facoltà, come Roberta di Scienze della formazione, si domandano anche da dove arrivino i soldi per i lavori in tempi di crisi.

A rispondere a questa domanda è il direttore dei lavori, il geometra Arena dell’Ufficio Tecnico, che spiega: «I soldi vengono da residui del vecchio appalto di quando costruimmo l’Auditorium e le aule nuove anni fa; quella volta rimasero 235mila euro, che feci in modo non tornassero al Ministero a Roma, pressando l’allora Rettore Latteri affinché fossero utilizzati per migliorare la qualità della nostra facoltà. Dovendosi per forza trattare di un qualcosa inerente alle aule nuove, pensai di utilizzare questi soldi (193mila euro con le tasse d’appalto, ndr) per una nuova pavimentazione».

Arena continua spiegando che «non utilizzeremo un pavimento vero e proprio, nemmeno mattonelle, bensì il terreno stabilizzato che, traendo spunto dalla sabbia vulcanica e mescolandosi con un prodotto che lo solidifica perfettamente, rende questo nuovo terreno atossico e soprattutto non sprigionerà le fastidiose polveri che in passato riempivano l’aria della nostra facoltà».

Altra domanda importante, è quella che riguarda i tempi: «Il contratto è di sette mesi, ma io spero di poter fare il tutto in minor tempo: vorrei finire il lavoro anche per giugno se la ditta a cui li abbiamo affidati (restauri Mazzone, ndr) ce lo consente. Capisco il disagio che può scaturire da lavori simili, ma abbiamo dovuto chiudere tutto anche perché nelle prossime settimane ci saranno anche mezzi pesanti, e quindi lo facciamo soprattutto per l’incolumità degli studenti e di tutti quelli che hanno a che fare ogni giorno con i Benedettini».

Ma questo potrebbe non essere l’unico cantiere aperto nei prossimi mesi. «C’è una buona probabilità – continua Arena – che di questi 193mila euro possa rimanere un’altra piccola parte; in questo caso vorrei rifare l’entrata principale dei Benedettini, mettendo due bacheche al posto del treppiedi, intonacando e imbiancando i lati, e restaurando l’antica porta. Per fare questo ovviamente, dovrò chiedere eventualmente la chiusura dell’entrata principale, e aprire l’entrata con le scale posta vicino al bar della facoltà. Ovviamente, soldi residui permettendo».

Se bella vuoi apparire, dice il proverbio, qualcosa devi soffrire. E stavolta toccherà a studenti, professori e personale che lavora al Monastero. Ma ne varrà la pena?


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]