Il mare incontaminato del litorale siracusano Escursioni tra Vendicari e Isola delle Correnti

La provincia di Siracusa, oltre che essere celebre per i suoi tesori barocchi, i reperti archeologici e le rappresentazioni classiche che ogni anno richiamano migliaia di turisti, è anche la meta di mare preferita da tanti siciliani. Sabbia fine e bianca e lunghe spiagge bagnate da uno specchio di mare caraibico. Dal capoluogo fino all’Isola delle Correnti, il punto più a sud di tutta la regione, è una vera e propria scorpacciata di mare, con i circa 100 chilometri di costa, tra piccole baie riparate dal vento e promontori e scogliere selvagge. Il primo angolo di paradiso, provenendo da Catania, si trova tra le acque verde smeraldo della Penisola della Maddalena, a pochi chilometri a sud della città di Siracusa. A questa piccola lingua di terra abbracciata dal mare appartiene la suggestiva Riserva del Plemmirio, una delle aree più selvagge e incontaminate della Sicilia e il motivo è sotto gli occhi di chiunque tenti di raggiungerla: la zona è poco segnalata e molte spiagge sono difficili da raggiungere, percorse da sentieri nascosti e costeggiate da pareti rocciose a strapiombo sul mare. Chi però non si lascerà intimorire dalle difficoltà e sarà disposto a rinunciare alle comodità delle affollate spiagge attrezzate, sarà ripagato con dei paesaggi e dei fondali da cartolina. 

Altre soste obbligate sono lungo le splendide calette che costellano il bellissimo promontorio di Punta Asparano, in un paesaggio sovrastato dalla macchia mediterranea. Superata la zona di Ognina, anch’essa molto interessante per la varietà della costa e dei fondali, si arriva al litorale dorato di Avola con la Pineta del Gelsomineto anche detta spiaggia della Marchesa, e poi la spiaggia di Gallina. Sebbene questi luoghi siano l’ideale per le famiglie e per i bambini, per via dei bassi fondali e per il facile accesso in acqua, in estate sono piuttosto affollati. Spostandosi poco più a sud, invece, e precisamente a Caponegro si trova una spiaggetta bianca di sassi incastonata in una splendida falesia a picco sul mare e ancora nascosta al turismo di massa. La zona di Avola, conosciuta per i vini e per le mandorle, non è però solo un susseguirsi di spiagge. Qui si trova infatti uno dei luoghi naturali più incantevoli di tutta la Sicilia: la Riserva naturale Cavagrande del Cassibile. Si tratta di un susseguirsi di profonde incisioni nella roccia calcarea create dal progressivo e lento scorrere delle acque del fiume Cassibile accompagnate da un sistema di piccole cascate e spettacolari laghetti dalle acque gelide che in estate sono la gioia dei bagnanti. Nonostante da qualche anno non sia consentito l’accesso per motivi di sicurezza, i turisti affezionati, soprattutto locali, continuano a percorrere le lunghe e faticose scalinate, consapevoli dello spettacolo che li aspetta. 

Continuando a costeggiare il litorale si arriva al comune di Noto. Qui, sebbene non manchino le possibilità di trovare spiagge attrezzate con tutti i comfort, il consiglio è quello di puntare dritto alla Riserva naturale di Vendicari, oasi incantevole di pace e silenzio, riparata da venti e mareggiate dove, complice la severa normativa (nessun bar, nessuna imbarcazione, niente musica molesta, nessuna possibilità di introdurre cani o giochi da spiaggia) si ha l’impressione di essere immersi nella natura al suo stato più puro. La spiaggia di Calamosche è una delle prime che si incontra entrando dentro la riserva. Ad appena un chilometro si trova anche spiaggia Do ‘Iancu, un’altra spiaggia non attrezzata il cui nome già anticipa il colore chiaro della sabbia di cui è costituita. A chi non dispiace camminare un po’ può proseguire verso la spiaggia di Vendicari che con la sua torre sveva e i ruderi di un’antica tonnara sorprende per la sabbia bianca che contrasta la lussureggiante vegetazione alle sue spalle. In maniera graduale la Riserva di Vendicari lascia a poco a poco spazio al tratto di costa di San Lorenzo che, nonostante si trovi fuori dall’area protetta, non ha nulla da invidiare a Vendicari per la trasparenza delle acque e la pulizia delle spiagge. Qui però si possono trovare dei lidi e dei punti di ristoro, per chi non volesse rinunciare a qualche comodità. 

In questa zona di trova uno dei borghi marinari più visitati e fotografati d’Italia: Marzamemi. Con la sua caratteristica piazzetta e il colorato porticciolo, Marzamemi negli ultimi anni è stata protagonista di un vero e proprio boom turistico senza però rinunciare al fascino di piccolo paese di pescatori. Spostandosi ancora più a sud, si arriva nel punto più meridionale della Sicilia, se si escludono le isole di Pantelleria, Linosa e Lampedusa: l’Isola delle Correnti. Si tratta di un minuscolo lembo di terra al largo delle acque di Portopalo di Capopassero e raggiungibile a piedi (a patto di bagnarsi un po’). L’isola è lambita da due mari, lo Ionio e il Mediterraneo ,e come lo stesso nome suggerisce, non è rara la presenza di correnti e onde che hanno reso la spiaggia una meta molto amata anche dai surfisti. Altra spiaggia da non lasciarsi sfuggire è Playa Carratois il cui nome esotico concorda perfettamente con l’aspetto che questa spiaggia, tra le più remote della Sicilia, svela al turista. Ancora più remota ed esotica è la spiaggia delle Formiche, raggiungibile più facilmente dal mare piuttosto che da terra e, proprio per questo, molto poco affollata. Continuando verso ovest, avvicinandosi sempre più alla provincia di Ragusa, si potrebbero elencare molte altre numerose spiagge, una più bella dell’altra, ma per scoprirle la cosa migliore da fare e indossare scarpe comode e cappello di paglia, rifornirsi di tanta acqua e partire alla ricerca delle calette più isolate e incontaminate.

(Foto di Michela Costa)

Michela Costa

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