Uno dei punti del piano per il sud presentato oggi dal ministro dell'Interno riguarda la faraonica opera di cui si discute da decenni. Sponsorizzata dal centrodestra di Berlusconi, bocciata, sembrava definitivamente da Monti, oggi torna al centro del progetto alta velocità a Sud
Il governo Renzi vuole il ponte sullo Stretto Alfano: «Abbiamo pronto un disegno di legge»
«Non vediamo la ragione per la quale non si debba più parlare di ponte sullo Stretto». Parola del ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Il governo Renzi prende posizione su uno dei temi più discussi negli ultimi 50 anni ogni volta che si parla di Sud e infrastrutture, schierandosi a favore della faraonica opera. Sponsorizzata a più riprese da Silvio Berlusconi quando era presidente del consiglio e bocciata, sembrava definitivamente, dal suo successore Mario Monti.
«Abbiamo pronto un disegno di legge per rimettere al centro la questione, anche se sappiamo che una parte della sinistra italiana si oppone», ha detto Alfano presentando il piano per il Sud – dal titolo Il mediterraneo del Nord, un’opportunità per l’Italia – nella sede di Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, la cui relazione del 2015 ha fornito un quadro desolante delle regioni meridionali, sempre più abbandonate dai giovani. Il ponte sullo Stretto rientrerebbe nel progetto di estendere l’alta velocità a Sud.
L’ennesimo annuncio? Il ministro dell’Interno insiste. «Anche l’abolizione dell’articolo 18 e la rivoluzione del mercato del lavoro sono nati da una nostra idea e oggi sono legge dello Stato». Recentemente i comitati di Messina e Reggio Calabria a favore del ponte si sono riorganizzati e hanno lanciato una petizione per chiedere di rimettere all’ordine del giorno la costruzione dell’infrastruttura. E accusano i Paesi del Nord Europa di tirare le fila, per motivi economici, del fronte del no all’opera. Hanno raccolto circa 4mila firme che presenteranno a Renzi e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.