Il presidente della regione e i suoi assessori presto potrebbero essere mandati a casa. Nella capitale hanno finalmente capito che la situazione siciliana e' esplosiva
Il Governo Crocetta vorrebbe far fallire gli enti formativi. Ma ormai è Roma che sta valutando il fallimento della Regione
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE E I SUOI ASSESSORI PRESTO POTREBBERO ESSERE MANDATI A CASA. NELLA CAPITALE HANNO FINALMENTE CAPITO CHE LA SITUAZIONE SICILIANA E’ ESPLOSIVA
Di annuncio in annuncio, l’assessorato regionale alla Formazione professionale annuncia i controlli negli enti formativi che avrebbero ricevuto i finanziamenti dalla Regione, ma non avrebbero pagato i dipendenti. Non mancando di precisare che a gennaio i pagamenti non sarebbero stati effettuati perché il Sistema informatico regionale (Sic) è stato bloccato.
Domanda: ma non è stata la stessa assessora, Nello Scilabra, qualche settimana fa, ad affermare che la Regione siciliana aveva pagato tutti gli enti formativi e che erano questi ultimi a non aver pagato i dipendenti?
Ora apprendiamo dal capo di gabinetto della stessa assessora Scilabra – dottoressa Olimpia Campo – che è la Regione, a partire dall’1 gennaio di quest’anno, a non aver pagato gli enti formativi, perché la Finanziaria regionale è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale con ritardo.
A nostro avviso, l’assessore Scilabra dovrebbe provare a mettersi d’accordo con i burocrati del proprio assessorato. Ma il punto non è questo. Il punto è un altro.
Mezza Amministrazione regionale – parliamo di interi settori – è bloccata per mancanza di soldi. Tra qualche giorno i lavoratori dell’Ast, i lavoratori dei Parchi e delle Riserve naturali, dell’Arpa, delle Province e via continuando con un numero impressionante di categorie scenderanno in piazza perché sono rimasti senza soldi.
La Formazione professionale è uno dei pochi settori che l’attuale Governo della Regione avrebbe potuto pagare. Ma non l’ha fatto. Ha pagato con notevole ritardo solo una parte degli arretrati. E ha fatto partire con notevole ritardo i corsi a valere sui fondi del cosiddetto ‘Piano Giovani’.
L’obiettivo è quello di provocare disagi agli enti, che adesso, a causa dei ritardi della Regione, risulteranno non in regola con il Durc, il Documento di regolarità contributiva.
Il disegno del Governo di Rosario Crocetta lo denunciamo da un anno: portare in fallimento quanti più enti possibili e spartire ad altri soggetti i fondi del ‘Piano Giovani’ e i fondi della Programmazione 2014-2020.
Abbiamo, però, brutte notizie per il Governo Crocetta: a quanto pare il fallimento della Regione non potrà più essere ignorato. Per un motivo semplice: perché tutte le categorie rimaste senza soldi, a partire dalla prossima settimana, cominceranno a scendere in piazza. Con un obiettivo preciso: mandare a casa il presidente Crocetta e i suoi dodici assessori.
Insomma, la notizia è che Crocetta e la sia Giunta ‘falliranno’ molto prima degli enti formativi. A Roma stanno finalmente prendendo atto che 30-40 mila persone – e forse sono di più – non possono stare senza soldi. E proprio in queste ore si sta valutando il commissariamento della Regione.