Il gioco dei trasferimenti del personale della Regione I Cobas all’attacco: «I dipendenti non sono pacchi postali»

Prosegue senza sosta la confusione nella gestione della Formazione professionale in Sicilia. Uscita di scena l’ex assessore regionale, Nelli Scilabra, non sembra che la nuova ‘assessora’, Mariella Lo Bello, sia diversa da chi l’ha preceduta. Caos c’era prima e caos c’è adesso. E se un anno e mezzo fa il Governo trasferiva forzatamente i dipendenti di questo dipartimento sguarnendo gli uffici, non sembra che, oggi, con l’arrivo, sempre forzato, di nuovi dipendenti per rimpolpare gli organici la situazione stia cambiando in meglio. Anzi. 

«I trasferimenti avviati dai Beni culturali alla Formazione sono senza senso. Undici dei sedici dipendenti spostati di dipartimento appartengono alla Soprintendenza di Palermo ed occupano ruoli molto delicati». 

A dirlo sono il segretario generale della Funzione pubblica Cgil Sicilia, Michele Palazzotto, ed Enzo Abbinanti della segreteria regionale. Che aggiungono: «La Soprintendenza è a corto di personale e ha fatto già diversi atti di interpello. Si tratta dunque di un nonsense che rischia di creare nuove emergenze in un settore, come quello dei beni culturali, ritenuto strategico per lo sviluppo e l’economia dell’Isola». 

Come si può notare, il dipartimento dei Beni culturali è a corto di personale e il Governo di Rosario Crocetta continua a svuotarlo. Trasferendo alla Formazione professionale personale che, con molta probabilità, non sarà in grado di svolgere, quanto meno a breve, il lavoro del quale il dipartimento Formazione ha bisogno: per esempio, la chiusura dei rendiconti, passaggio indispensabile per pagare il personale che attende da mesi, se non da qualche anno, gli stipendi arretrati.   

«Questa mattina – continuano i due dirigenti sindacali – tre lavoratori si sono incatenati per protesta davanti alla sede della Soprintendenza. Riteniamo grave che ad essere trasferiti siano funzionari che si occupano di fondi europei e di altre settori importanti come la tutela monumentale e le gare d’appalto». 

«Per tutto ciò – concludono Palazzotto e Abbinanti – chiediamo al Governo un’immediata retromarcia e l’apertura del confronto con i sindacati. E ribadiamo: nessuna contrarietà da parte nostra a migliorare l’organizzazione del personale regionale. Ma la mobilità non può diventare uno strumento arbitrario che rischia di avere effetti disastrosi sul funzionamento degli uffici».

«Forse l’ex postina Mariella Lo Bello, posta al vertice dell’assessorato alla Formazione, pensa di avere ancora a che fare con i pacchi postali», scrivono in una nota congiunta i sindacati autonomi dei dipendenti regionali Cobas/Codir e Sadirs, con riferimento al fatto che Mariella Lo Bello lavorava presso un ufficio postale ad Agrigento. 

«Dev’essere stato, questo – sostengono i sindacati autonomi – il criterio utilizzato dal Governo regionale per effettuare i trasferimenti in modo orizzontale, senza alcun criterio selettivo, che hanno, di fatto, ‘scuoiato’ alcuni rami dell’Amministrazione regionale. Per esempio, sono stati trasferiti ad altre funzioni due dei sei ispettori del lavoro in servizio a Palermo per andare ad istruire pratiche alla Formazione, sguarnendo il servizio ispettivo già in forte carenza di personale. E’ stato trasferito il consegnatario della Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo, così come il Responsabile unico del procedimento (Rup) delle gare e di responsabile della rendicontazione delle misure comunitarie 2007/2013». 

«Insomma, è stata fatta la carneficina di uffici operativi ed altamente specialistici – prosegue la nota dei Cobas – con grave riverbero sul funzionamento, sull’efficacia e sull’efficienza della macchina amministrativa con presumibili danni all’Erario. Tutto questo per la smania di apparire sulla stampa con azioni che sono soltanto frutto di una becera demagogia contro i dipendenti regionali». 

«Chiediamo con forza al Governo regionale nella sua interezza di bloccare questo atto di inopinata gestione politico-amministrativa che rischia di produrre gravissimi effetti – conclude il comunicato -. Non comprendiamo, infine, come, dopo che il dipartimento Formazione, alcuni mesi fa, aveva dichiarato l’esubero di settanta dipendenti, trasferendoli in altri dipartimenti, solo perché, come dichiarato dall’assessore Mariella Lo Bello, alcuni sindacati confederali l’avrebbero condiviso, si stia provvedendo ad un percorso inverso smentendo clamorosamente la stessa dichiarazione di esubero posta in essere dal Governo».


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