L'arma sarebbe un taglierino, ritrovato non distante dal garage in cui è stato rinvenuto il corpo senza vita del 42enne. Concluse le operazioni autoptiche, la salma è stata restituita ai familiari e i funerali saranno celebrati oggi nella chiesa del quartiere Picanello
Il geometra Dell’Arte ucciso in un delitto d’impeto Dall’autopsia emerse molte ferite anche alla gola
Un delitto d’impeto. Sono le numerose ferite di arma da taglio, anche all’altezza della gola, risultate dell’autopsia eseguita sul corpo del geometra Giuseppe Dell’Arte a fare propendere per questa ricostruzione. Il cadavere del 42enne è stato ritrovato la notte tra il 7 e l’8 ottobre nel garage della sua abitazione, un condominio in via Fiume, nel quartiere Picanello, una zona periferica di Catania. Non lontano i carabinieri, che sono stati allertati da una telefonata anonima, hanno trovato anche un taglierino che è risultato compatibile con l’arma del delitto.
Stando a quanto emerso finora, lo scenario privilegiato dagli investigatori è quello di una violenta lite esplosa improvvisamente tra la vittima e il suo omicida. Al momento, per la dinamica del delitto e l’arma utilizzata per commetterlo, non è ritenuta credibile la premeditazione. Le indagini dei carabinieri escludono la pista della criminalità organizzata e puntano soprattutto sulla sfera personale della vittima che viene scandagliata dagli investigatori.
La denuncia di scomparsa, il 7 ottobre, era stata presentata dalla moglie perché Dell’Arte, professionista meticoloso e preciso, quel giorno non si era presentato al lavoro e non rispondeva alle chiamate. La procura ha disposto la restituzione della salma alla famiglia. I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio nella chiesa del quartiere.