C'è qualcosa che non torna nella seduta in corso all'Assemblea regionale siciliana. A denunciarlo è il leader del Movimento 5 stelle. Durante l'ultima votazione della mattinata, sull'articolo due della Finanziaria, stando al resoconto finale i deputati presenti in aula sono 67, eppure sono quattro gli assenti certificati, sul totale di 70
Il deputato fantasma all’Ars: è assente ma dà il voto Cancelleri: «Qualcuno ha in tasca il suo tesserino»
Assenti: quattro. Presenti al voto: 67. La somma fa 71, cioè un deputato in più rispetto al totale dell’Ars. C’è qualcosa che non torna nella seduta in corso all’Assemblea regionale siciliana. A denunciarlo è il leader del Movimento 5 stelle, Giancarlo Cancelleri. Durante l’ultima votazione della mattinata, sull’articolo due della Finanziaria, prima dello stop per la pausa pranzo, stando al resoconto finale i deputati presenti in aula sono 67, eppure sono quattro gli assenti certificati. «C’è dunque un deputato fantasma che aleggia tra questi banchi – attacca Cancelleri – o forse qualche collega ha in tasca il tesserino di uno degli assenti. Gli uffici mi dicono che non sono in grado di dirmi il nome e non insisto».

Il dubbio è dunque che qualche parlamentare abbia votato anche per uno dei quattro colleghi assenti: Marianna Caronia (Misto), Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Giuseppe Gennuso (Udc, arrestato nell’inchiesta per voto di scambio della Dda di Catania), e Roberta Schillaci (M5s). «Nessuno di noi ha il tesserino della collega Schillaci», si affretta a precisare il leader pentastellato.
Nella votazione incriminata la maggioranza di centrodestra è andata sotto: 31 voti contro 33, risultato che ha portato alla soppressione dell’articolo due della legge di stabilità, quello sulla fusione dell’istituto incremento ippico nell’istituto sperimentale zootecnico. A non votare, e non compaiono neanche tra gli astenuti, sono stati il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e il deputato di DiventeràBellissima Giuseppe Galluzzo. Tolti questi due, e sottratti anche i quattro assenti, i voti del centrodestra dovrebbero essere 30, ma sono stati 31.
«Se questo è avvenuto mi dispiace – risponde Miccichè in aula – farò gli accertamenti del caso. Ribadisco quanto detto in passato: ogni deputato, come avviene al Parlamento nazionale, dovrebbe avere un posto fisso assegnato, ognuno con un suo microfono per intervenire. Così sarebbe difficile far succedere una cosa di questo genere».