Via libera da Sala delle Lapidi. In prima linea per l'adozione di questo strumento l'associazione Palermo ciclabile presieduta da Chiara Minì insieme a Mobilita Palermo: «Bisogna incentivarne l'utilizzo: non è un mezzo ludico ma di trasporto»
Il Consiglio comunale approva la Consulta delle biciclette «Slancio per continuare a investire sulla mobilità sostenibile»
La Consulta della biciclette è oggi una realtà dopo che il Consiglio comunale ha detto sì all’unanimità. A ridosso della Fase 2 si cercano soluzioni per continuare a puntare sulla mobilità sostenibile. Si tenta anche di scongiurare il ricorso all’auto privata dovuto alla capienza ridotta dei mezzi di trasporto pubblico, per il rispetto delle norme sul distanziamento sociale. In questa direzione promuovere e sostenere l’uso della bicicletta può rappresentare un tassello fondamentale. Da anni l’associazione Palermo Ciclabile presieduta da Chiarà Minì, che fa parte anche del consiglio nazionale Fiab, si è battuta, insieme a Mobilita Palermo, per l’istituzione di questo strumento utile per poter offrire al Comune la propria esperienza e le proprie conoscenze sul tema e ottimizzare il servizio per i cittadini. «L’uso della bicicletta è sempre stato fondamentale – spiega Minì – ma in un momento come questo è ancora più evidente e lo si interpreta anche come mezzo di miglioramento sociale, per ripartire. Nel periodo negativo che stiamo vivendo c’è la nota positiva di poter portare alla ribalta la bicicletta come mezzo di sviluppo culturale, della mobilità e della tutela della salute in generale».
Per ottenere la Consulta però il percorso è stato lungo: «Abbiamo raccolto molte firme – aggiunge Minì – grazie al lavoro del coordinamento Palermo ciclabile. Tanto è cambiato negli ultimi 15 anni anche grazie alla collaborazione con il Comune, siamo riusciti a far passare sempre di più il concetto che la bicicletta non è un mezzo ludico ma un mezzo di trasporto. Specialmente negli ultimi anni è stato ritenuto opportuno aprire un dialogo con le associazioni di categoria, persone disposte a dialogare con chi ci governa per poter migliorare un po’ la situazione, per dare un nostro contributo. Già Palermo viene vista quasi come un paradiso rispetto ad altri comuni siciliani». La bicicletta quindi viene usata sempre di più per andare a lavoro, risparmiare spazio, stress da traffico, tempo speso a cercare un posto auto. «Non pretendiamo certo – sottolinea ancora – che tutti possano andare in bicicletta e che sia l’unica soluzione ma sono tante le persone che potrebbero smettere di usare l’auto». Non sono pochi anche quelli che inizialmente sono passati alla bici per risparmiare in tempi di crisi. Si evita così di pagare l’assicurazione, il bollo. «Molte delle persone che hanno iniziato ad usare la bici perché obbligate poi non sono tornate più indietro – aggiunge – ma bisogna continuare a far presente da un lato che il codice della strada va rispettato anche in bicicletta e dall’altro che va preservata la corsia dedicata ai ciclisti sia dai pedoni che dalle auto. Tutti dovremmo essere ciclisti per un giorno. Una volta tornati a bordo delle nostre auto non sfrecceremmo più a due millimetri da una persona in bici. Una città ciclabile è una città educata». Adesso per Minì uno dei primi obiettivi della Consulta sarà «far capire al Comune che ci vogliono gli incentivi all’utilizzo della bici, anche non strettamente economici» come ad esempio piazzare le rastrelliere adatte, come è stato fatto in piazzetta Bagnasco e in altre vie con l’utilizzo dei dissuasori. Anche i negozianti ora mettono volentieri questi elementi di arredo urbano davanti ai negozi, che diventano così bike friendly.
Un passo in avanti nel segno della mobilità sostenibile per l’assessore comunale alla Mobilità Giusto Catania: «L’approvazione della delibera che istituisce la consulta delle biciclette è un passaggio importante che darà nuovo slancio alla mobilità ciclabile della città di Palermo. Ringrazio il consiglio comunale per la sensibilità: adesso sarà necessario l’impegno e la partecipazione di tutti i portatori di interesse, delle associazioni, di tutte le cittadine e i cittadini che vorranno contribuire a sostenere le scelte e gli investimenti della città sulla mobilità dolce». Per l’assessore adesso serve «un grande investimento economico sulla progettazione e sulla realizzazione di corsie destinate ai ciclisti; speriamo di poter accedere in futuro ad ulteriori risorse comunali ed extracomunali. Palermo è una città che ha delle caratteristiche che consentono importanti spostamenti su bicicletta: l’approvazione di questo atto deliberativo darà ulteriore slancio all’amministrazione comunale per continuare ad investire sulla mobilità sostenibile, ancor di più oggi nella fase in cui saremo costretti a convivere col Covid 19».