Dopo le dimissioni del sindaco Maurizio De Luca, l'ente del Palermitano è stato gestito dal commissario straordinario Rosario Arena. Oggi, su proposta della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, è arrivata la decisione del Consiglio dei ministri
Il Comune di Partinico è stato sciolto per mafia «Forme di ingerenza compromettono imparzialità»
Il Consiglio dei ministri ha deliberato l’affidamento della gestione del Comune di Partinico (in provincia di Palermo), a una commissione straordinaria per un periodo di 18 mesi. A seguito delle dimissioni del sindaco Maurizio De Luca – depositate il 3 maggio del 2019 – il Comune è stato gestito dal commissario straordinario Rosario Arena nominato dal Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con un decreto del 18 giugno del 2019.
A gennaio scorso tre ispettori del ministero dell’Interno e un quarto nominato dalla prefettura di Palermo, hanno avviato gli accertamenti sull’attività amministrativa del Consiglio comunale, dell’ex sindaco e del commissario. Questa mattina durante la riunione del Consiglio dei ministri – che si è tenuta dalle 11.08 alle 12.13 a Palazzo Chigi – è arrivata la decisione. Su proposta della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il Comune di Partinico è stato sciolto «all’esito di approfonditi accertamenti dai quali sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono l’imparzialità e il buon andamento dell’attività amministrativa», si legge nella nota che è stata divulgata.
Inoltre, «in considerazione della necessità di completare l’azione di ripristino dei principi di legalità all’interno dell’amministrazione comunale», il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga per sei mesi dello scioglimento dei Consigli comunali di San Cataldo (in provincia di Caltanissetta) e Mistretta (in provincia di Messina).