DURO ATTACCO DEL SEGRETARIO NAZIONALE DEL SINDACATO DI POLIZIA, FRANCO MACCARI, ALLA PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

La presidente della Camera, Lauda Boldrini, non ama i poliziotti. E ne è abbondantemente ‘ricambiata’. Per rendersene conto basta leggere un comunicato al vetriolo diffuso dal Coisp, il sindacato di Polizia che, per bocca del suo segretario nazionale, Franco Maccari, attacca frontalmente la terza carica dello Stato.

“Il 12 settembre scorso – si legge nel comunicato del Coisp – si è registrata, ancora una volta, una vergognosa distanza tra la Politica e le Forze dell’Ordine. Un atto ancor più grave in quanto posto in essere dal Presidente della Camera, la terza carica dello Stato, che ha contribuito ad ingenerare ancor più tra gli Operatori della Sicurezza un crescente senso di amarezza misto a rabbia e rassegnazione”.

“Nel corso del mandato di Presidente della Camera – prosegue il comunicato – l’Onorevole Laura Boldrini non ha mai brillato per manifestazioni di vicinanza alle Forze dell’Ordine e anzi, in più di un’occasione, ha mostrato segni tangibili di insofferenza verso gli uomini e le donne in divisa, esprimendo con la Sua ieratica afflizione, spiacevoli esternazioni e valutazioni discutibili”.

“Come dimenticare peraltro le Sue dichiarazioni sui fatti di Ferrara che hanno coinvolto e diffamato il Coisp – ricorda il sindacato di Polizia – come non ricordare la Sua pretesa di mobilitare un intero Compartimento della Polizia Postale a Suo esclusivo vantaggio personale per delle Sue foto pubblicate sui social network?”.

Qui arriva un’altra accusa fresca fresca: “Non nascondiamo l’amarezza – afferma il Segretario Generale del Coisp, Franco Maccari – per quanto appreso dai colleghi impiegati nei servizi di sicurezza dedicati alla Presidente della Camera Laura Boldrini in visita a Palermo. La predetta, in occasione di un fuori programma, è andata a visitare una nave di migranti appena ormeggiata al porto di Palermo, e lo ha fatto evitando di avere a fianco ed intorno personale delle Forze dell’Ordine in uniforme, che probabilmente avrebbero offuscato e rattristato la sua visita a persone che indubbiamente meritano il massimo rispetto per aver affrontato mille difficoltà per sfuggire a guerre, miseria e morte”.

A questo punto Maccari va giù duro: “A chi giornalmente viene mortificato nel proprio lavoro di poliziotto con profonde umiliazioni, con continue prese di posizione contro la categoria, con mancati riconoscimenti economici, con la sempre maggiore carenza di strumenti per affrontare serenamente la quotidianità del proprio lavoro a difesa di tutti ed anche della Sua Presidente, fa rabbia dover constatare che la terza carica istituzionale di questo Paese preferisce non vedere intorno a se personale in Uniforme, e che questi debbano stare confinati a debita distanza per poter meglio manifestare quell’immagine di Madonna addolorata…”.

“Indubbiamente – continua Franco Maccari – la presenza dei migranti risolleverà certamente meglio il morale della Presidente Boldrini rispetto al truce poliziotto che in divisa tutela la sua incolumità, quella dei migranti e della collettività, ma occorrerebbe che qualcuno spieghi a tale onorevole che la Polizia (a lei evidentemente sgradita) è quell’Istituzione che probabilmente ancora salvaguarda la sua sicurezza in giro per l’Italia, che le permette di svolgere quel prestigioso mandato istituzionale che in un clima di diffuso malessere e scompenso sociale riteniamo non le possa offrire particolari benevolenze in occasione di manifestazioni pubbliche”.

“La Presidente – conclude il Segretario Generale del Coisp – se crede di essere così tanto amata dal popolo dovrebbe rinunciare alla scorta, così risparmiandosi il disagio causatole dalla ingombrante presenza di persone in divisa. I poliziotti, compresi quelli in abiti civili, ben distanti come la Boldrini ci vuole, saremo lieti di assistere a tali manifestazioni di amore nei suoi riguardi.”