Il Codice Stravinci

Titolo: Il Codice Stravinci
Titolo originale: The Asti Spumante Code
Autore: Toby Clements
Traduzione di: Elena Cantoni
Editore: Kowalski
Pagine: 295

 

Cosa accade se Robert Langdon diventa James Crack? E se il monaco albino Silas si trasforma in Ermellinos? Che succede se Jacques Saunière cambia in Cordon Sanitarie e il Gran Maestro in Grande Puffo? Se vi trovate davanti a un libro i cui schema, spostamenti dei personaggi e alcune divagazioni storico-letterarie (o pseudo tali) sono del tutto simili all’oramai celeberrimo Codice Da Vinci vuol dire che state leggendo il Codice Stravinci del giornalista Toby Clements.
La trama segue il filo del notissimo Codice: Cordon Sanitarie, curatore della Grande Bibliothèque di Bruxelles, muore in circostanze misteriose ma prima di morire lascia un messaggio in codice. L’assassino, Ermellinos (una losca figura ricoperta da una folta pelliccia) è un emissario della Lega del libro, un’organizzazione misteriosa che ordisce un complotto ai danni dell’editoria mondiale. Quando non riesce portare a termine un compito affidatogli dal Grande Puffo, si flagella tirando con forza le bretelle dei pantaloni in un esilarante parodia delle mortificazioni del monaco Silas.

Per risolvere l’intricata situazione viene chiamato James Crack, docente di studi para-letteral meta-simbolisti dell’università di Red Hot Chili Peppers. A lui si aggiunge Emily Raquin, parente dell’anziano letterato -che si scopre essere suo nipote- ed esperta del Bureau Bibliotechnical En Tout Cas.

Da qui parte un inseguimento attraverso Belgio, Lussemburgo, Francia e infine Inghilterra. Durante il viaggio Crack ha la possibilità di sfoderare tutto il suo sapere para-letterale, prontamente ignorato da Emily, la quale (al contrario della sua omologa Sophie Neveu) sprofonda in un annoiato torpore ad ogni nuova strampalata lezione.

La teoria che sta alla base di questo volume la spiega lo stesso autore, il quale afferma che l’unico segreto contenuto nelle pagine non riguarda il Santo Graal ma bensì come scrivere un bestseller mondiale. Anche le motivazioni per leggere il suo libro sono spiegate da Clements: “[…] il mio Codice ha dei vantaggi rispetto all’originale: è più breve, è scritto meglio, e poi, a differenza della comicità involontaria del Da Vinci, fa ridere perché l’ha voluto […]”.


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