Il balletto del Pd (con l’Avviso 20 quasi approvato?)

Lui se la canta e lui se la suona. E insieme ai suoi (degni) compari si accinge a fare incetta di poltrone di sottogoverno. Gnam gnam gnam. Sentite questo rumore? Sono le ‘ganasce’ di Antonello Cracolici, Giuseppe Lumia e dei protagonisti della corrente ‘Innovazioni’ – tutti ovviamente del ‘grande’ Pd siciliano – che continueranno a ‘mangiare’ – per l’appunto a ‘quattro ganasce’ – nel Governo Lombardo.

“La parola è fatta per mascherare il pensiero”, diceva Talleyrand, uno che di camaleontismo se ne intendeva. Pur con le dovute differenze del caso, a questa filosofia politica si è ispirato il capogruppo del Pd all’Ars, il già citato Cracolici, protagonista, oggi, di una riunione di quattro gatti (tanti sono stati i deputati del Pd che hanno partecipato alla ‘assise’ del gruppo parlamentare) e di una conferenza stampa in quasi solitudine dove ha solennemente annunciato che il Pd uscirà dal Governo Lombardo restandoci. E in questo ossimoro c’è tutta la dimensione tragicomica di un partito – il Pd – che ormai si orienta e si alimenta solo con posti da assegnare, incarichi, consulenti, favori, segnalazioni e, adesso, anche con la carica delle mille e una poltrone di sottogoverno.

E se il presidente Lombardo, qualche settimana fa, dopo la bastosta elettorale, ha convocato una conferenza stampa per con annunciare quello che ripeteva già da un mese – e cioè che si dimetterà a fine luglio e tiritipt e tiritapt – Cracolici ha fatto di più, annuciando che il Pd siciliano andrà all’opposizione governando (o governerà andando all’opposizione). Proprio come ai tempi di Achille Occhetto, quando la politica siciliana filava ai ritmi degli “accordi di fine legislatura” con la Dc di Salvo Lima e Rosario Nicoletti. In fondo – e qui Cracolici non ha tutti i torni – anche Lombardo è un demoristiano ormai ex, ma pur sempre Dc. E democristiani a 24 carati sono gli ‘amici’ della corrente ‘Innovazione’. E allora, prendiamoci tutti per mano e diamo il via al valzer delle poltrone di sottogoverno. In fondo ci sono ancora due mesi di tempo… E in due mesi Cracolici, Lumia, gli amici di ‘Innovazione arrafferanno tante di quelle poltrone che… “Datemi una sponda e vi lottizzerò il mondo”, direbbe Lombardo.

C’è, però, da salvare non le facce – quelle ormai sono andate irreversibilmente perdute – ma le forme. “Il Pd siciliano va all’opposizione”. “La questione giudiziaria di Lombardo non può passare in secondo piano per il Pd” e bla bla bla. E c’è soprattutto da non fare cadere il Governo. Eh già, perché ci sono già 38 deputati di Sala d’Ercole con la lettera di dimissioni in tasca. Pronti a presentarla appena il numero – se mai così sarà – diventerà pari a 46, la metà più uno die novanta ‘califfi’ dell’Ars. Se si dimetteranno in 46 saranno dolori: a casa Governo e Ars. Che tragedia! Meglio non pensarci, Antonello. Via, non succederà.

Ce la farà il capogruppo a tenere unito il gruppo? In fondo – ma quanti fondi è fatto questo Pd siciliano? – il settanta per cento dei parlamentari regionali del Pd difficilmente rimetterà più piede a Sala d’Ercole. Meglio arraffare a più non posso ora tutto quello che capita a tiro. Per altri due mesi si tira, poi si vedrà. Questa sì che è una vera linea politica.

Tutto a posto? Se nessuno farà scherzi e si unirà ai 38 dimissionari, sì. Diranno che il Pd sta salvando il Governo del quale dice di essere all’opposizione? Pazienza. Roma, del resto, è d’accordo. Si rimane ‘commossi’ nel vedere come nella ‘Capitale’ i maggiorenti del Pd danno sempre ragione a Cracolici, a Lumia e agli amici di Innovazioni. Specie da quando, quanche giorno fa, sono arrivare rassicurazioni sull’Avviso 20: la Corte dei Conti lo ‘visterà’, dicono. Possibile? A quanto pare, sì. Possibile, possibile. Questi 900 milioni di euro – pardon, questi corsi di formazione professionale – interessano più Roma che Palermo. Lì c’è ‘biada’ per tre anni. Altro che discussioni sul finanziamento pubblico dei partiti. I politici siciliani, in questo, sono molto più professionali, soprattutto quando c’è di mezzo la formazione professionale.

Tra poco, insomma, tutti a tavola con l’Avviso 20. Una festa partitocratica. E in più le nomine. E i voti? Quelli sono un problema. Ma qualcosa si inventeranno.

Tutto a posto, allora? Sì, a patto che non si materializzi una mozione di sfiducia. Sennò sarà un casino. Cosa si inventerà Cracolici davanti a una mozione di sfiducia al Governo Lombardo? Stare all’opposizione e non votare la mozione di sfiducia? Sarà uno sputtanamento totale. Ma se c’è l’Avviso 20 – che ormai è quasi nel ‘carniere’ – e un bel po’ di nomine il Pd siciliano piangerà con un occhio.

E la linea politica? Certo, le elezioni. L’Avviso 20 è quasi-dentro, le poltrone di sottogoverno pure. In prospettiva c’è un’alleanza di centrosinistra. Con chi? Lombardo ce lo teniamo fino a luglio. Certo, poi lui vorrà restare per un altro anno. Vedremo le condizioni. In ogni caso bisognerà allearsi con il centro. Per fare un bel centrosinistra. Per ‘modernizzare’ la Sicilia.

Ma sì, gli spazi di manovra ci sono. Sel è già nella ‘saccoccia’. Leoluca Orlando è un problema, certo. Ma una volta mollato Lombardo si potrà fare. Un poco di qua e un poco di là. E, adesso, per cortesia non chiedete a Cracolici, Lumia e a Innovazioni delucidazioni su valori, coerenza politica, la Sicilia da cambiare e amenità varie. ‘Ste buttanate!

La vera rivoluzione ‘culturale’ della Sicilia è l’Avviso 20 con il ‘visto’ della Corte dei Conti. Manco l’azione di responsabilità potranno fare. E’ la politica, ragazzi! Del Pd siciliano.

 


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