Match casalingo, oggi pomeriggio, contro la quartultima in classifica. Il tecnico toscano l'ha ricordato nel giorno della sua scomparsa. «Dedicargli la vittoria è un dovere», ha detto l'allenatore
I rosanero in lutto verso il derby contro il Messina Baldini: «Zamparini mi ha ferito ma l’ho perdonato»
«Non voglio fare tanti giri di parole. Zamparini da presidente mi ha ferito ma l’ho perdonato anche perché con il tempo certe ferite vengono rimarginate. L’unica cosa bella che posso dire è che mi ha fatto conoscere Palermo». Sono le parole firmate Silvio Baldini dedicate in maniera schietta e senza retorica nel giorno della sua scomparsa all’ex patron del club di viale del Fante con il quale nel 2004 l’allenatore rosanero si lasciò in maniera piuttosto turbolenta. «Dispiace quando una persona se ne va – ha commentato Baldini – Zamparini fa parte della storia del Palermo. L’unico messaggio che possiamo mandare è quello di vincere in modo da dedicargli il successo».
E proprio sull’onda emotiva alimentata dalla morte dell’imprenditore friulano, ricordato con messaggi di cordoglio dalla società rosanero («Per sempre nel cuore di ogni tifoso»), dal presidente Mirri («Una grave perdita che chi ama i nostri colori potrà solo lenire con il ricordo imperituro di momenti indelebili») e anche dal sindaco Leoluca Orlando, si disputerà oggi allo stadio Renzo Barbera (fischio di inizio alle 18) il derby Palermo-Messina, recupero della seconda giornata di ritorno del girone C prevista inizialmente il 9 gennaio e poi rinviata a causa dell’aumento dei contagi Covid. Gara che, sempre per omaggiare la memoria di Zamparini, sarà preceduta da un minuto di raccoglimento e nella quale i rosa giocheranno con il lutto al braccio. In un contesto in cui spiritualmente sarà tangibile la presenza dell’ex presidente, gli uomini di Baldini proveranno a sfruttare nuovamente il fattore campo dopo l’affermazione con il Monterosi Tuscia e a far valere la legge del più forte anche contro i peloritani, squadra quartultima in classifica a quota 18 punti ma che nonostante le difficoltà (riconducibili anche ad una situazione societaria confusa) e numeri preoccupanti come i dieci gol subiti nelle ultime due sfide esterne, con Ezio Raciti in panchina (terzo tecnico stagionale dopo Sullo e Capuano) ha dimostrato comunque di essere ancora viva e di avere i requisiti per potere ambire alla salvezza.
«Le insidie di questo match? A prescindere dal fatto che giochiamo contro Messina, Juventus o Canicattì noi dobbiamo pensare solo a noi stessi – ha sottolineato Baldini – dobbiamo andare solo alla ricerca del Palermo e della prestazione. Pensiero, quest’ultimo, che ci consentirebbe di non essere condizionati dal risultato e a questo proposito devo dire che domenica mi è piaciuta la mentalità della squadra che non ha speculato e che sul 2-0 ha cercato anche il terzo gol. Detto questo, lo step in più che mi piacerebbe vedere è una maggiore incisività sotto porta e un numero maggiore di occasioni da rete».
Per la gara contro i giallorossi, che nelle battute finali del mercato invernale hanno accolto sei new-entry tra cui l’esperto centrocampista Statella e l’attaccante Piovaccari arrivato da svincolato, il tecnico toscano non sembra intenzionato ad adottare un turnover massiccio rispetto al match con il Monterosi. L’unica novità è prevista in difesa, reparto da cui si è congedato Peretti ceduto al Grosseto in prestito secco fino al 30 giugno e in cui oggi dovrebbe figurare Buttaro sulla corsia di destra. Per il resto, saranno gli sviluppi della partita a suggerire a Baldini il tipo di rotazioni da effettuare. Giocatori come Silipo o Felici, galvanizzato dal gol realizzato domenica a distanza di quasi due anni dall’ultima marcatura con i rosa in D tra le mura amiche, saranno ‘carte’ che verranno sfruttate in corsa per cambiare, se necessario, l’inerzia dell’incontro. Verso la conferma nell’undici titolare, invece, il centrocampista classe 1998 Damiani reduce dalla seconda rete tra i professionisti siglata tre giorni fa nel giorno del suo ventiquattresimo compleanno.