I Mercoludì e la cultura dei giochi da tavolo Il fondatore: «Non sono solo roba da nerd»

«Siamo un gruppo di giocatori veri e puri, oppure un gruppo di nerd chiassosi e sfigati variamente assortiti. Non lo so. So che ogni mercoledì incontro vari esempi di umanità socievole, simpatica e festante. E il mercoledì successivo si ripete la magia. Ecco cosa siamo: una magia». Così è come si descrivono sul loro blog, ma quello per cui sono famosi è l’aver trasformato un hobby personale «spesso sottovalutato» in un’occasione di svago per decine di persone che, una sera a settimana, si ritrovano tutte insieme per il piacere di giocare e far giocare. Con i giochi da tavolo. Un rito che – da tre anni a questa parte – si ripete ogni terzo giorno della settimana e che, per gli addetti ai lavori, gli appassionati e i semplici curiosi ha ormai preso il nome di Mercoludì. Una serata in cui loro, i giocatori – giovani, meno giovani, «ragazzi e padri di famiglia» – scatola sottobraccio e voglia di divertirsi e conoscere gente nuova, fanno tappa fissa al Games & Comics Shop di via Etnea. Per passione, perché i giochi da tavolo non sono solo roba da bambini. E neppure prerogativa di nerd occhialuti e sfigati. E dimenticate Risiko e Monopoli, perché dietro questo mondo si nasconde molto di più.

Una realtà nata circa tre anni fa per caso, dalla voglia del fondatore, Massimiliano Cuccia, 40 anni, di trovare persone che condividessero la sua stessa passione per dadi e pedine. «Mancava gente con cui giocare, così ho deciso di organizzare delle partite serali con i colleghi dell’ufficio in cui lavoravo», racconta Massimiliano. Così, la voce si è diffusa, ogni partecipante portava un amico e la comitiva si è allargata. «Il primo passo è stato quello di fondare un gruppo su facebook, in cui organizzare le partite – continua il fondatore – e da lì il successo cresceva, in molti si avvicinavano per provare e così siamo andati oltre, dando vita ad un appuntamento fisso». Il primo evento targato Mercoludì è stato un torneo di Carcassonne che si è tenuto il 14 giugno 2009. E dall’ufficio di Massimiliano, il gruppo si è consolidato, spostandosi in una location stabile: la fumettieria Games & Comics Shop di via Etnea. E che adesso continua a crescere. «Da un paio di mesi siamo confluiti ufficialmente all’interno della Federazione ludica siciliana, che ci ha sempre sostenuti, e abbiamo anche dato forma ad una struttura interna con direttivo nostro». Per occuparsi solo di giochi da tavolo e «diffondere e promuovere questa cultura anche a Catania», città in cui sono l’unica realtà che si occupa di questa particolare attività ludica.

La cosa bella è che al Mercoludì possono partecipare tutti, senza limiti particolari, ritrovandosi «in un ambiente ideale per giocare». «Chiunque può venire – spiega Massimiliano – portando con sé un suo gioco da condividere e da spiegare agli altri, oppure può giocare in gruppo con le scatole messe a disposizione dall’associazione». Come funziona? Le regole sono semplicissime: «La prima volta giochi gratis – riassume il fondatore – dalla seconda in poi basta pagare una quota di tre euro mensili per poter partecipare a tutte le attività». Questo canone è la condizione richiesta all’associazione per utilizzare i locali della fumetteria di via Etnea. «Un affitto vantaggioso per noi, per i proprietari e per i giocatori che, pagando questa piccola somma al mese contribuiscono a comprare nuovi giochi da tavolo per il gruppo e ottengono un buono sconto di 1,50 euro da spendere per i loro acquisti personali». Anche se in futuro c’è l’intenzione di effettuare un vero e proprio tesseramento annuale, che comprenderà anche una quota per l’assicurazione e per un fondo cassa. «Ci stiamo riorganizzando, abbiamo in cantiere tante novità», anticipa Massimiliano. Intanto si preparano per partecipare ad EtnaComics di settembre, con «l’unico stand in cui è possibile sporcarsi le mani con i giochi da tavolo», garantisce.

Trovare gente con cui giocare e fare amicizia, ma anche soddisfare l’esigenza di andare oltre «i soliti giochi di trent’anni fa», confessa Massimiliano. Se andate al Mercoludì, «dimenticate Risiko e Monopoli – afferma – perché ci sono tanti altri giochi, con storie diverse, più avvincenti e moderne». Tra i più gettonati Bang!, Carcassonne, Ticket to ride, Coloni di Catan e Lupus in tabula. Ma niente paura: potete giocare anche se amate i classici come Taboo, Pictionary, Cluedo e Trivial pursuit. «Tutti trovano il gioco più adatto ai loro gusti, l’importante è sperimentare», assicura il fondatore. E a provare sono sempre di più. «La scorsa stagione ci siamo ritrovati a giocare in settanta contemporaneamente», racconta. Mentre il gruppo degli irriducibili – che oltre a Massimiliano conta anche altri tra i fondatori – è composto da circa venticinque giocatori. Ma niente adolescenti brufolosi e sfigati con gli occhiali rattoppati: a partecipare sono per lo più «persone normalissime, appassionate e curiose di scoprire nuovi giochi». «Nerd? Forse lo siamo, ma c’è anche molto altro», assicura.

Oltre alle partite, all’interno della famiglia del Mercoludì si organizzano anche tante altre attività, tra cui i tornei, standard e flash, in cui «si sceglie un gioco e ci si sfida per un intero pomeriggio». Oppure i VeNerd, serate simili a quelle del mercoledì, ma con un’atmosfera diversa. «Ci incontriamo al pub –  spiega Massimiliano – tra amici, e diamo spazio a giochi più semplici e coinvolgenti. Dei veri e propri party game, leggeri e caciaroni». E poi ci sono i Giochi dietro le quinte, incontri più sporadici, per addetti ai lavori e appassionati duri e puri, in cui si studia il funzionamento dei giochi, la tecnica, il modo in cui sono realizzati. E dove se ne inventano di nuovi. «Ognuno deve portare un prototipo creato da sé, per raccontarlo, farlo giocare agli altri e capire se può funzionare e come migliorarlo».

Insomma, tanta carne al fuoco per tanto divertimento, aperto a tutti, all’insegna del gioco come attività costruttiva, sociale e stimolante. Perché «si è persa la cultura del gioco, che oggi è visto solo come scommesse sportive e poker online», lamenta Massimiliano. Eppure basta poco per diffondere un’altra mentalità. E il Mercoludì ce la sta mettendo tutta. «Se noi esistiamo e continuiamo a crescere vuol dire che qualcosa può essere fatta. Chiunque volesse aiutarci in questa missione è preziosissimo ed è il benvenuto». E questo è solo un assaggio. Dopo la pausa estiva, il gruppo ha intenzione di ampliare le attività, con in cantiere un progetto con delle linee guida ben chiare: «Avere una sede nostra, organizzare più attività e diventare sempre di più». Con un invito rivolto a tutti: «Venite a giocare!».

 

[Foto di windsordi]


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