I marò, i disastri di Monti e il fallimento dell’Unione Europea

di Politicus

La vicenda, in queste ore, è su tutte le pagine dei giornali e in tutte le tv. Com’è noto, dopo una sceneggiata del Governo Monti, alla quale non avremmo mai voluto assistere, i due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono di nuovo in India, a disposizione delle autorità di quel Paese.

Che cosa potrebbe succedere, nelle prossime settimane, lo sa solo nostro Signore Iddio. Noi, oggi, sappiamo soltanto quello che ha combinato l’attuale Governo italiano: quel Governo Monti che avrebbe dovuto rilanciare l’immagine nel nostro Paese nel mondo. Un’immagine, quella dell’Italia, che da questa storia, esce a pezzi.

La storia, lo ripetiamo, è nota. I due marò sono accusati di avere ucciso due pescatori indiani. Presi in consegna dalle autorità indiane, sono stati fatti tornare in Italia, grazie a un permesso speciale concesso dalle autorità indiane, sulla base di un impegno solenne, assunto dal nostro Governo, che i due marò, dopo la vacanza nel nostro Paese, sarebbero tornati in India per farsi processare. (sopra, i due marò italiani, foto tratta da cronacaeattualità.blogsfere.it)

Improvvisamente, il nostro Governo – il Governo Monti – ha deciso che i due marò non sarebbero più tornati in India. In barba alla promessa solenne fatta al Governo Indiano.

Il Governo dell’India, per tutta risposta, ha di fatto bloccato il nostro Ambasciatore. In pratica, un diplomatico del nostro Paese è stato preso in ostaggio. A questo punto il nostro Governo – il Governo Monti – per salvare l’Ambasciatore, rimangiandosi la propria decisione, ha rimandato in India i due marò.

A questa pessima figura dell’Italia se ne somma un’altra che è ben peggiore della prima. Per cercare di salvare la faccia il Governo Monti ha fatto sapere di aver rimandato i due marò in India dopo aver avuto rassicurazioni che è stata esclusa, per i due militari italiani, la pena di morte. Ma appena i due marò sono arrivati in India, le autorità indiane hanno fatto sapere di non aver mai escluso la pena di morte, ma di aver fatto soltanto sapere – al condizionale – che per questo tipo di reato, che resta gravissimo, non dovrebbe essere prevista la pena di morte: che è cosa molto diversa dall’esclusione della pena di morte.

L’India esce vittoriosa. L’Italia esce a pezzi. Nel Governo Monti – in assoluto il peggiore nella storia della Repubblica italiana – si cerca di scaricare tutto sulle spalle del Ministro degli Esteri, Giulio Terzi. Ma quest’ultimo non si vuole dimettere, forse perché le decisioni disastrose non sono solo frutto del suo sacco.

Di questa incredibile storia, che ha definitivamente seppellito la credibilità del Governo Monti e, purtroppo, anche la credibilità internazionale del nostro Paese, vogliamo sottolineare due aspetti. Il primo, già stigmatizzato, il secondo nascosto.

Il primo aspetto lo abbiamo già sottolineato: il dilettantismo del Governo Monti. Il problema -questo dobbiamo dirlo con estrema chiarezza – non è solo di Monti, che ha dimostrato si essere inadeguato (non soltanto in questa vicenda, ma anche in tante altre cose), ma di chi ha consentito a questo personaggio grigio di finire a Palazzo Chigi. Perché questo Governo, lo ripetiamo ancora una volta, ha distrutto la credibilità internazionale del nostro Paese.

C’è, poi, un secondo aspetto del quale pochi parlano: la totale assenza, in questa vicenda, dell’Unione Europea.

Fino a prova contraria, ci hanno sempre detto che l’Unione Europea è un’Unione tra popoli. Ad occuparsi di questa vicenda, già all’indomani dell’uccisione ei due marinai indiani, avrebbe dovuto essere l’Unione Europea insieme con il Governo italiano.

Invece, in questa storia, l’Unione Europea è sempre rimasta fuori. E tutto è stato gestito da un Governo italiano di dilettanti allo sbaraglio. Ora, che il Governo Monti è inadeguato lo sanno anche quelli che, fino a ieri, lo hanno celebrato.

Ma il problema vero, lo ripetiamo, è l’assenza dell’Unione Europea. Se quanto accaduto ai due marò italiani fosse successo a due militari americani, la vicenda, sin dalle prime battute, sarebbe stata gestita dal Governo degli Stati Uniti d’America.

Forse l’Unione Europea non ha un Governo? Ce l’ha: ha la Commissione Europea. Forse l’Unione Europea non ha un Parlamento? Ce l’ha: c’è il Parlamento europeo. Ma né il Governo dell’Unione Europea, né il Parlamento Europeo si sono occupati della vicenda dei due marò italiani.

Ed è anche logico: Parlamento Europeo e Unione Europea si occupano d’altro: di come tassare i cittadini europei per foraggiare le banche (oltre il 42 per cento del Pil dell’Unione Europea viene ‘inghiottito’ dalle banche), di come svaligiare i conti correnti dei cittadini (vedi Cipro), di come strozzare i Paesi che non pagano i debiti, togliendogli anche le medicine (cosa fatta con i greci, ai quali hanno tolto i medicinali contro il cancro), di come affossare le marinerie del Mediterraneo, di come ‘governare’ la Banca centrale europea (Bce).

La vicenda dei due marò italiani è di certo la sconfitta della diplomazia italiana e del Governo Monti che ha perso definitivamente la faccia. Ma è anche la sconfitta di un’Unione Europea che non è, come ci capita spesso di scrivere, l’Unione tra i popoli del vecchio Continente, ma un aggregato – ovviamente al vertice – di Massoni e di miscredenti interessati solo alla finanza e a fari i cavoli propri a massacrare il prossimo. Altro che Unione dei popoli!

 


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