“I have a dream”: un Governo regionale Cancelleri-Marano

Siamo arrivati alla fine della campagna elettorale. Ormai manca un solo giorno prima del voto. Notiamo che, negli ultimi venti giorni, nella Sicilia ‘politica’, tutto è mutato, tranne l’arroganza della vecchia politica.

Da Roma, Massimo D’Alema, invece di preparare il proprio ritiro come ha fatto Walter Veltroni (che noi ci auguriamo si sia ritirato per davvero, visto che lo annuncia ciclicamente da almeno un decennio). In Sicilia Nello Musumeci, gran persona per bene, candidato del centrodestra siciliano (candidatura che, di fatto vanifica tutto o lo rende non votabile), apre ai grillini.

Si rassegni, onorevole Musumeci: Beppe Grillo vuole cambiare la politica italiana. I suoi diciassette giorni in Sicilia sono solo l’inizio di un lungo viaggio che terminerà alle prossime elezioni nazionali, quando scardinerà definitivamente il vecchio sistema partitocratrico e mafioso della politica italiana.

Lei, lo ripetiamo ancora una volta, è una persona per bene. e se vincerà le elezioni regionali governerà con chi ha contribuito s distruggere la Sicilia negli ultimi dieci anni e forse più. Lei diventerebbe credibile se, appena eletto presidente della Regione – i poteri glielo consentono, grazie a una legge elettorale demenziale, che non a caso, è il frutto dell’attuale sistema politico siciliano marcio fino al midollo – rimettesse tutto in gioco, rompendo con i Partiti che lo sostengono e alleandosi con le forze politiche nuove. Cosa che lei non farà mai. E allora, se verrà eletto, si aspetti un’opposizione parlamentare e, soprattutto, sociale feroce.

Non va meglio con Rosario Crocetta, candidato di Pd e Udc. Quest’ultimo è addirittura sfacciato, visto che invita l’elettorato siciliano di Beppe Grillo ad effettuare il voto disgiunto: votare i grillini per il rinnovo dell’Ars e lo stesso Crocetta per la presidenza della Regione.

Lei, onorevole Crocetta, è un illuso. Abbiamo la sensazione che lei, di quello che sta succedendo nella politica siciliana, non abbia capito nulla o quasi. Pensa veramente, onorevole Crocetta, che Grillo abbia passato diciassette giorni in Sicilia, dando l’anima in questa campagna elettorale, per poi appoggiare non tanto lei, ma il Pd siciliano di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia? Lei pensa veramente che i grillini siano così ingenui?

Lei, onorevole Crocetta, non ci fa particolare simpatia. Su di lei arrivano notizie contraddittorie. Ma non è questo il punto. La vera questione politica che la riguarda direttamente – ragionamento che abbiamo già fatto per Musumeci – sono i suoi alleati, che sono veramente pessimi.

Come pensa di essere un candidato credibile per guidare la Sicilia quando si presenta con il Pd siciliano? Ma li conosce o no i vari Cracolici, Lumia, Papania, Cardinale, Lupo e compagnia bella? Per carità: la base di questo Partito, per fortuna, è sana. E noi speriamo, auspichiamo che tanti elettori di questo Partito, domani, votino per i Partiti della vera Sinistra.

Il vero obiettivo da realizzare per salvare la Sinistra siciliana – e quindi per salvare la Sicilia – è svuotare il Pd, portandolo sotto la soglia del 10 per cento.

Se ciò avverrà, noi ci auguriamo che per le persone serie e per bene che ci sono ancora nel gruppo dirigente del Pd passino, armi e bagagli, nella nuova Sinistra chiudendo quella parabola disastrosa che è stata il Pd.

E che dire dell’altro suo Partito alleato – che poi è il Partito che ha generato la sua candidatura – l’Udc? Ma lei pensa veramente di fare la ‘rivoluzione’ con gli ex cuffariani e con Casini? Ma come le viene in testa di chiedere il voto ai grillini sapendo che amministrerebbe la Sicilia con ex cuffariani e con Casini?

Egregio onorevole Crocetta, se ancora non l’ha capito, la ‘Rivoluzione’, quella vera, quella con la ‘R’ maiuscola, in Italia è già cominciata. Dalla Sicilia arriverà una ‘botta’ fortissima al sistema dei Partiti tradizionali. Altro che votare per lei!

Molto più serio Gianfranco Miccichè, che almeno, per darsi forza, ripete in giro che vincerà le elezioni. Noi non sottovalutiamo Miccichè. Ma lo vogliamo vedere all’opera. Il fatto che abbia rotto con Berlusconi lo rende credibile. Il fatto che sia alleato di Raffaele Lombardo – ovvero del peggiore presidente della Regione siciliana della storia dell’Autonomia – lo penalizza. Ma almeno, rispetto ad altri, è coerente.

Per Giovanna Marano proviamo un’infinita simpatia. E’ una persona per bene. Una bravissima sindacalista. Una donna che ha condotto una campagna elettorale partendo da una condizione difficilissima. Nonostante gli ostacoli che ha dovuto superare, si è battuta come una leonessa. Non fa parte della politica tradizionale del nostro Paese. Per il semplice motivo che la Fiom Cgl, della quale è autorevole esponente, a differenza di altre sigle sindacali tradizionali, è una cosa seria.

Noi siamo sicuri che, alla fine, i siciliani premieranno lo sforzo generoso di Giovanna Marano e dei Partiti che la sostengono.

Giancarlo Cancelleri, infine. Stando a quanto abbiamo capito, i sondaggi che il nostro giornale ha sempre contestato sono stati messi da parte. Il candidato del Movimento 5 Stelle corre per vincere. E potrebbe vincere. Questo spiega la paura che serpeggia ormai tra i suoi avversari, specie tra quelli che sentivano di avere la vittoria in tasca (forse pensavano che l’appoggio di ‘certi’ ambienti gli sarebbe bastato? Questa volta si sono sbagliati).

A noi la vittoria di Cancelleri andrebbe benissimo. Per due motivi. In primo luogo perché la sua vittoria segnerebbe in modo inequivocabile la sconfitta del Governo Monti e, soprattutto, dei tre Partiti che lo sostengono: Pdl, Pd e Udc. Da qui il nostro invito agli elettori siciliani: un invito che abbiamo già lanciato più volte nelle scorse settimane e che oggi ribadiamo: non votate per Pdl, Pd e Udc alle elezioni per il rinnovo dell’Ars.

Affossando questi tre Partiti in Sicilia si creeranno le condizioni politiche per liberare l’Italia dal Governo delle banche e dei massoni. Buttando fuori Monti dalla guida del Governo italiano si tornerà alle urne, per dare una definitiva spallata a questo ormai marcio sistema dei Partiti politici tradizionali.

C’è anche un secondo motivo per il quale la vittoria di Cancelleri sarebbe importante. Perché un Governo regionale Cancelleri, pur con tutte le difficoltà che incontrerebbe, scardinerebbe del tutto il sistema politico siciliano tradizionale. 

Se poi – come noi speriamo – i siciliani premieranno le due liste della vera Sinistra (la lista che vede assieme Sel, Rifondazione comunista, i Verdi, Un’Altra storia di Rita Borsellino e ‘Cartelli’ vari e la lista di Italia dei Valori), dando ad ognuna di queste due liste oltre il 5 per cento dei consensi, Cancellieri avrebbe anche una robusta maggioranza d’Aula per governare la Sicilia con serenità.

Ed è questo il nostro augurio: un Governo Cancelleri-Marano. Alla faccia del Pd siciliano e della vecchia partitocrazia siciliana.

foto di prima pagina tratta da liosite.com

 


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