I ‘chiarissimi’ saggi scelti da Letta: chi malafiura presidente!

LE ACCUSE DEBBONO ANCORA ESSERE PROVATE E NOI SIAMO GARANTISTI. MA LO STESSO FATTO CHE I PERSONAGGI SCELTI DAL CAPO DEL GOVERNO PER RIFORMARE LA COSTITUZIONE SIANO FINITI IN UNA STORIA DI RACCOMANDAZIONI UNIVERSITARIE LA DICE LUNGA SUL NOSTRO SBRINDELLATO PAESE ORMAI ALLA DERIVA

La vicenda costituzionale italiana è rimasta impigliata nella rete del malaffare e della truffa. Enrico Letta, sull’esempio offerto dal Presidente della Repubblica con l’invenzione del Comitato dei saggi, ha pensato bene di nominare anch’egli un po’ di esperti che l’aiutassero a proporre le modifiche costituzionali da presentare al Parlamento. Consapevole che questo (il Parlamento) nella sua abissale ignoranza derivata dalla modalità elettorale con la quale viene scelto, l’avrebbe approvata, come si dice dalle nostre parti “a saccu r’uossa” (tradotto ma con altra immagine: ‘ad occhi bendati’). Come d’altra parte è avvenuto con la modifica dell’articolo 81 della stessa Costituzione: l’introduzione abusiva del pareggio di bilancio, per intenderci.

E’ successo che all’Università di Bari i docenti – non tutti, va da sé – hanno organizzato un sistema integrato per ‘pilotare’ le nomine, gli incarichi e le carriere accademiche. Per carità: l’inchiesta è agl’inizi e non vogliamo anticipare scenari.

Tuttavia va detto che non si tratta di una realtà occasionale: questi metodi sono assai diffusi negli atenei italiani a tutte le latitudini, come dimostrano pubblicazioni che hanno sputtanato quasi tutte le Università del nostro Paese piene zeppe di figli, generi, nuore, mogli, mariti, amanti, nipoti e parenti vari dei docenti titolari di cattedra..

Ebbene, in questo contesto molto ‘culturale’ capita che dei ‘chiarissimi’ professori, tanto chiari da essere reclutati ai massimi livelli istituzionali per fornire ‘chiari’ suggerimenti e ‘chiarire’ ancor di più i precetti che dovrebbero informare la nostra futura Costituzione incappino in queste storie di raccomandazioni.

Ripetiamo: attendiamo l’esito dell’inchiesta. Però cogliendo lo ‘spirito’ delle università italiane ne deduciamo che più ‘chiari’ di così il nostro capo del Governo non avrebbe potuto selezionare i suoi collaboratori…

I ‘chiarissimi’ professori, esperti di Diritto Costituzionale, sono Augusto Barbera, Beniamino Caravita, Giuseppe De Vergottini, Carmela Salazar e Lorenza Violini. Tutti di sicuro illustri cattedratici, ma influenzati, stando a quanto emerso finora, dal vizietto tipico dei ‘baroni’ universitari del nostro Paese.

Il ‘vizietto’ – e questo è un discorso generale che riguarda tutte le università italiane – è quello che deriva dalla pretesa consapevolezza di essere dei potenti della dottrina e della cultura e, pertanto, di ritenersi al di sopra di ogni regola oggettiva e di dovere essere loro, dall’alto del loro sapere, a decidere chi, come e quando li dovrà sostituire nel divenire culturale del ‘loro’ ateneo.

L’unica cosa della quale non si rendono conto è che così facendo l’unico risultato che ottengono e quello che la cultura nelle università si ferma alla loro scuola e non si rinnova, né da spazio alle novità culturali che i potenziali talenti potrebbero esprimere. Da qui l’arretramento culturale delle nostre università nelle graduatorie internazionali. Ciò mentre i nostri giovani sono richiesti e trovano spazio nelle università estere in qualità di docenti e di ricercatori.

In conclusione. Caro onorevole Enrico Letta, piuttosto che affannarsi nella ricerca di artifici procedurali per contribuire al processo di revisione costituzionale, seguendo l’esempio cervellotico rappresentato dal comitato dei saggi insediato dal presidente della Repubblica, si faccia promotore di un disegno di legge governativo che preveda l’elezione di un’Assemblea costituente per realizzare per via democratica la riforma della nostra Carta costitutiva.

Grazie.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]