Sono sei le reti realizzate finora sia nei minuti finali delle partite sia da giocatori entrati a partita in corso. E tra le caratteristiche dei rosanero in questo campionato spicca anche la capacità di lasciare il segno sugli sviluppi di palla inattiva
Gol in zona Cesarini e una panchina vincente La stagione del Palermo passata ai raggi X
E se al posto di zona Cesarini provassimo a chiamarla zona Palermo? Il ‘cambio nominativo’, in realtà, sarebbe giustificato dai numeri. Come in serie A esiste di fatto una zona Caicedo, in relazione alla capacità realizzativa dell’attaccante della Lazio nei minuti finali, nel girone C di serie C spicca al tramonto delle partite l’incisività della compagine rosanero. Che, allo stato attuale, ha realizzato un terzo dei gol totali – sei su diciotto – proprio nelle battute conclusive delle gare. Una sola rete last-minute non ha portato punti, quella siglata da Luperini nella sfida persa 2-1 sul campo del Bisceglie alla quinta giornata. Le altre cinque hanno permesso di raccogliere dei frutti facendo muovere la classifica o aprendo alla squadra le porte del successo: con un gol all’86’ lo stesso Luperini ha consentito alla compagine di Boscaglia di imporsi al Barbera sul Potenza nel recupero della seconda giornata e gli acuti intonati da Lucca nelle gare casalinghe contro Viterbese e Bari (rispettivamente con un colpo di testa angolato su cross di Marconi e con un bolide all’incrocio dei pali su una punizione da fuori area) hanno messo i rosa nelle condizioni di ristabilire in extremis la parità evitando il boccone amaro della sconfitta.
Sono sette, in tutto, i punti che il Palermo vanta finora in questo campionato grazie a marcature arrivate nei finali. Bottino a cui hanno contribuito anche il terzino destro Almici, a segno lo scorso 4 novembre su punizione a Catanzaro complice la deviazione dell’attaccante giallorosso Evacuo in occasione del definitivo 1-1, e Rauti, match-winner sabato a Cava de’ Tirreni con il gol decisivo realizzato di testa al 92’. Il Palermo sia nel bene che nel male ha ormai dei tratti distintivi e la ripetitività di certe situazioni fa sì che queste possano essere considerate delle vere e proprie caratteristiche. Un altro marchio di fabbrica della squadra guidata da Boscaglia è il gol firmato da chi subentra a partita in corso. Sei le reti provenienti dalla panchina, meglio ha fatto solo la capolista Ternana a quota sette. Sugli scudi ancora una volta Lorenzo Lucca, attuale capocannoniere della squadra in compagnia di Saraniti a quota 4 e in vetta con tre gol anche nella speciale classifica relativa appunto alle marcature dei subentranti. L’ex centravanti della Primavera del Torino ha lasciato il segno in casa contro Viterbese (doppietta) e Bari ed è stato ‘imitato’, sia prima che dopo, da altri tre compagni di squadra: Floriano, autore a Castellammare di Stabia il 12 novembre del momentaneo 2-0 nel match vinto 2-1 dai rosanero, Luperini (gol-vittoria con il Potenza) e Rauti (gol-vittoria in trasferta con la Cavese). Quattro marcatori diversi che, entrando dalla panchina, hanno portato in dote otto punti.
E sempre a proposito di tratti distintivi, anche le reti su palla inattiva possono essere lette sul fronte rosanero come un fattore. Lo dimostrano i quattro gol (tre sugli sviluppi di un corner e uno da calcio di punizione) realizzati da calcio piazzato escludendo dal conto il rigore trasformato da Almici con il Monopoli e le punizioni dirette con cui lo stesso Almici a Catanzaro e Lucca nella gara prenatalizia con il Bari hanno timbrato il cartellino.