Gli 80 euro al mese promessi da Renzi rischiano di far saltare la legge di variazioni di Bilancio dell’Ars

A QUANTO PARE E’ VERO: LA REGIONE DOVREBBE TROVARE I SOLDI PER PAGARE L’AUMENTO AI PROPRI DIPENDENTI SOTTO I MILLE E 500 EURO AL MESE, CHE SONO TANTI. MANOVRA CHE PRODURRA’ INEVITABILMENTE, UNA RIDUZIONE DELLE ENTRATE DA FISCALITA DIRETTA

Su questa incredibile storia degli 80 euro in più in busta paga a chi guadagna meno di mille e 500 euro al mese abbiamo chiesto ‘lumi’ agli uffici dell’Assemblea regionale siciliana.

A noi la notizia che il Governo Renzi stabilisca di aumentare di 80 euro gli stipendi dei dipendenti pubblici a reddito medio basso, facendo pagare il costo di tale operazione alle Regioni era sembrata poco credibile. Invece è vera: il nostro capo del Governo ha deciso di adottare questa misura: dopo di che, forse dopo essersi consultato con la signora Merkel, ha deciso che i soldi – per la parte che riguarda i dipendenti regionali – li tireranno fuori le Regioni italiane!

Ma come: Renzi decide l’aumento e le Regioni pagano?

Questo provvedimento adottato dal Governo Renzi è un po’ ridicolo e copre di ridicolo l’attuale Governo. E dire che nei giorni scorsi, quando l’attuale capo del Governo è stato messo al corrente dell’iniziativa di Renzi faceva il ministro dell’Economia, Carlo Padoan, faceva dubbioso: ora si scopre che lo Stato, l’aumento, lo pagherà solo ai dipendenti statali. Mentre le Regioni pagheranno per i propri dipendenti regionali!

Per la Sicilia – Regione a Statuto autonomo, nella quale molte delle funzioni dello Stato sono svolte dall’Amministrazione regionale – questa provvedimento è, al contempo, una fregatura e una beffa.

E’ una fregatura perché, contrariamente a quanto pensano tanti siciliani, ormai la maggioranza dei 18 mila dipendenti regionali guadagna meno di mille e 500 euro al mese. Di conseguenza, i soggetti che beneficieranno di questi 80 euro al mese saranno tanti.

La beffa è che dovrà pagarli una Regione siciliana ormai alla frutta! E li pagherà o riducendo l’Irpef o la previdenza.

Dove li troverà, la Regione, questi soldi? Gli uffici dell’Ars, da noi interpellati, sono piuttosto perplessi. Perché questa manovra, alla fine, ridurrà le entrate da fiscalità diretta. E questo, per la Regione siciliana, in questo momento, è un disastro!

In questo momento i soldi custoditi nelle ‘casse’ della Regione bastano a far funzionare una parte della ‘macchina’ (non tutta, perché lo scorso anno la Regione ha ridotto i trasferimenti alle strutture sanitarie territoriali: tant’è vero che il mutuo ‘ascaro’ da un miliardo di euro dovrebbe essere acceso, in buona parte, per pagare i debiti per forniture che le strutture territoriali dell’Isola, lo scorso anno, non sono riuscite a pagare).

Per pagare questi aumenti di 80 euro mensili che Renzi, un po’ comicamente, ha deciso di elargire a suo nome, ma con i soldi della Regione siciliana, occorrerebbero da 70 a 100 milioni di euro. Da prendere dove?

Quello che è certo è che, adesso, la manovra che l’Ars dovrebbe approvare – – ovvero la legge sulle variazioni di Bilancio – adesso è a rischio. O meglio, per essere più precisi: a rischio di impugnativa da parte degli uffici del Commissario dello Stato.

Riuscite a immaginare Governo e Ars che, con la manovra di variazioni di Bilancio – intaccano il fondo rischi per pagare da 80 a 100 milioni di euro all’anno di aumento delle retribuzioni?

 

Forse – ma forse chiediamo troppo! – il presidente della Regione, Rosario Crocetta, farebbe bene a chiamare Renzi per raccontargli che qui in Sicilia, questa storia degli 80 euro al mese per migliaia di persone rischia di far saltare un equilibrio finanziario – quello della Regione siciliana – che sta ancora in piedi per scommessa…


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]