Giunta Crocetta, 7 assessori con le gonne. E allora? Anche la Fornero è femmina…

La composizione della nuova giunta Crocetta, sta innescando molte polemiche, come è normale che sia. Ma, anche qualche dibattitto che forse sarebbe il caso di alimentare e sul quale sarebbe utile riflettere.

Quello più interessante, almeno dal punto di vista femminile, è legato alla presenza di sette donne nella squadra di governo.

Un dibattito che, a nostro avviso, dimostra quanto ancora, la società siciliana, sia legata ad una visione aracaica e del tutto maschilista della diseguaglianza tra i generi.

I maschietti, infatti, probabilmente presi da un impeto superficial-esteta, si eccitano all’idea di vedere sette gonne al governo. E questo basta (a loro) per parlare di rivoluzione. Certo, visivamente, vedere sette femmine a Palazzo d’Orléans, è un piacere, non c’è dubbio.

Ma sostenere, come fanno i soliti uomini, che è cominciata la stagione delle pari opportunità, o addirittura, del  passaggio di potere ‘all’altra parte del cielo’ (definizione maschilista per antonomasia) , ci sembra un po’ eccessivo.

Innanzitutto, perché queste donne sono state scelte dalla casta politica e non elette.  Non hanno superato l’esame dell’elettorato femminile, per intenderci, ma solo quello delle segreterie dei soliti partiti. Gli stesssi che hanno causato la rovina dell’Italia e della Sicilia. E’ questa la gender equality di cui si parla nei Paesi civili? Non proprio.

Un ‘altra considerazione riguarda, poi,la differenza tra apparire ad essere.

E’ sufficiente nominare un assessore donna se poi a decidere sarà uno staff di uomini? Scegliere, ad esempio, un assessore alla Formazione professionale di 29 anni, non ancora laureata, e senza alcuna competenza nel settore, che significa? A chi si sta delegando il potere reale? Lo sa anche Crocetta: “Sarà affiancata da esperti” ha detto.  Però nelle conferenze stampa comparirà una bella ragazza.

La nomina, poi, di ‘un’assessora’ all’Economia  che arriva da Roma, è particolarmente offensiva per le donne siciliane. Che non solo subiscono una società ritagliata sul genere maschile, ma devono subire pure un pregiudizio culturale: “Era difficile trovare un tecnico e pure donna” ha detto il segretario del Pd, Giuseppe Lupo, che l’ha indicata.

Ci sta dicendo che in Sicilia non c’erano donne preparate abbastanza per quel ruolo.  Scandaloso, se non fosse che tutti sappiamo come stanno le cose.

Ovvero, che, quella donna è una inviata speciale  del governo della macelleria sociale di Monti. Alla faccia, tra le altre  cose, delle dichiarazioni in difesa dell’Autonomia siciliana rilasciate dal  nuovo Presidente della regione.  Cosa mai può saperne una che ha fatto carriera nei ministeri di Bersani e di Monti dello Statuto speciale, di quanto ogni anno lo Stato rubi alla Sicilia in termini di tributi e imposte? A chi obbedirà? Ai siciliani e alle siciliane, o al governo che le procura il companatico? Altro che pari opportunità…

Chiaro che aspetteremo di vederle tutte nella pratica. E, che speriamo di essere piacevolmente sorpresi. Ma non si illudano i ‘cocchi di mamma’ di avere conquistato le donne siciliane con queste nomine teatrali. A noi, interessa la sostanza. Nei Paesi europei è normale che ci siano donne negli esecutivi. Qui si vende come straordinario un fatto che nelle democrazie evolute è scontato. Con l’aggravante che queste donne risponderanno agli ordini dei politici che le hanno scelte.

Dopo tutto, anche Berlusconi aveva tante donne nel suo entourage. E, anche la ministra Elsa Fornero è femmina.

Questo vuol dire che le donne italiane (e siciliane) sono state degnamente e democraticamente rappresentae nei palazzi del potere? Anche no…

Abbiamo chiesto un parere sul caso ad una economista siciliana, Lidia Undiemi. Qui le sue dichiarazioni.

Una romana nella giunta Crocetta/La parola alle economiste siciliane, Undiemi: “Non accettiamo critiche da un partito come il Pd”
Al via la giunta Crocetta (con sette donne)
“L’assessore all’Economia? Scelta del Pd”
Crocetta vs Lega Nord,1 a 0: “Le aziende che vengono in Sicilia paghino qui le tasse”
La Sicilia regala all’Italia 10 miliardi di euro l’anno (almeno)

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]