Velocisti, finisseur e scalatori ai nastri di partenza. Dopo la vittoria di Vincenzo Nibali nell’edizione di ottobre 2021, il Giro di Sicilia, un percorso variegato adatto a ogni tipo di corridore, è pronto a ripartire. Sono state presentate oggi, alla presenza dei rappresentanti dei Comuni di Milazzo, Palma di Montechiaro, Realmonte, Caltanissetta, Piazza Armerina, Ragalna, Linguaglossa, le tappe de Il Giro di Sicilia Eolo 2022. La corsa anticiperà di circa un mese la carovana rosa del Giro d’Italia che giungerà dall’Ungheria, per il giorno di riposo e le prime due tappe italiane sull’isola. Quattro le tappe che ospiteranno la competizione. Dal 12 al 15 aprile si terrà il giro di Sicilia e poi dal 9 all’11 maggio la Corsa Rosa. «Abbiamo ancora negli occhi la grande vittoria di Nibali su Alejandro Valverde – ha dichiarato il manager di Rcs Sport Paolo Bellino – a testimonianza che i grandi corridori amano questa corsa – aggiunge – Eventi grazie ai quali tutta l’Isola potrà respirare il grande ciclismo e mostrare al mondo, attraverso le immagini televisive, tutte le sue bellezze».
Tappa 1: Milazzo – Bagheria
Una tappa ondulata, costellata di curve e saliscendi. Si svolge interamente, a parte qualche chilometro inziale, sulla statale 113 che percorre la costa nord della Sicilia. Unica avversità la breve salita pedalabile a Tindari dopo soli trenta chilometri e in cima al quale verrà aggiudicato il traguardo volante di tappa. Finale molto veloce per la volata a gruppo compatto. Gli ultimi tre chilometri della tappa lasciano la statale 113 per entrare in città a Bagheria. Si contano due curve ai 2400 metri (sinistra-destra) che portano a un ampio curvone lungo quasi un chilometro su strada molto ampia per arrivare all’ultima curva che immette nel rettilineo finale di 350 metri su strada larga e asfaltata. Ultimi chilometri tutti in leggera ascesa con pendenza media dell’1.5 per cento.
Tappa 2: Palma di Montechiaro – Caltanissetta
Tappa impegnativa, caratterizzata da un continuo saliscendi su strade ampie attraverso l’entroterra. Si contano solo tre veri attraversamenti cittadini: Mazzarino, Barrafranca ed Enna con le tipiche caratteristiche di dimensioni a volte ridotte. A Enna, in vetta alla salita di ingresso cittadino è posto il Gpm di giornata. Finale su strade larghe e ben asfaltate e arrivo in centro a Caltanissetta al termine di una breve risalita. Ultimi tre chilometri leggermente in salita una volta lasciata la strada a scorrimento veloce in direzione del centro città con pendenza molto dolce sotto il 2 per cento.
Tappa 3: Realmonte – Piazza Armerina
Tappa molto mossa altimetricamente, senza salite particolarmente impegnative, ma segnata da susseguirsi di salite e discese più o meno lunghe con due soli attraversamenti cittadini. Primo attraversamento a Canicattì con carreggiate ristrette in alcuni tratti e secondo, più agevole, a Caltagirone in cima a una breve salita dove verrà assegnato il Traguardo Volante di giornata. Finale tutto leggermente a salire fino a Piazza Armerina. Gli ultimi tre chilometri si caratterizzano per una breve salita che porta all’abitato di Piazza Armerina (media cinque per cento) per arrivare agli ultimi 1500 metri, praticamente rettilinei, caratterizzati da due ondulazioni che portano agli ultimi 200 metri in piano.
Tappa 4: Ragalna – Etna (Piano Provenzana)
Tappa di alta montagna con poco respiro dopo metà corsa. La prima parte si svolgerà lungo la strada che circonda l’Etna collegando Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto e Randazzo. Qui la corsa sale lungo il vulcano per circondarlo più in quota sulla Strada provinciale: siamo a quota mille. Discesa attraverso Linguaglossa (passaggio impegnativo) fino a Piedimonte Etneo dove comincia la prima salita Superior della tappa che porta a Contrada Giuliana. Discesa impegnativa attraverso Milo e Santa Venerina fino a Giarre. Dopo Mascali comincia la seconda ascesa a Contrada Giuliana diversa e leggermente più impegnativa della precedente. Dopo il Gpm breve falsopiano a scendere prima della salita finale di 18 chilometri partendo da Fornazzo. Si tratta della salita finale sul versante est dell’Etna seguendo un ritmico alternarsi di tornanti lungo le colate di lava più o meno recenti. La pendenza media è del sei per cento, tenendo conto che all’interno della salita è presente una breve discesa (dopo il bivio del Rifugio Citelli), ma gli ultimi tre chilometri presentano (a ridosso dei 2000 metri) le medie maggiori (circa il nove per cento) e il picco dell’undici per cento a 1500 metri dall’arrivo.
«Con il Giro di Sicilia e il Giro d’Italia – ha affermato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – la prossima primavera sarà la stagione del grande ciclismo per la nostra Isola. Dopo il successo di pubblico riscontrato l’anno scorso – ha aggiunto Musumeci -, siamo pronti per questa nuova edizione della competizione. Una chiave per fare apprezzare la nostra regione in tutto il mondo e dare slancio all’economia». Un’occasione, ha chiosato l’assessore regionale al Turismo e allo Sport Manlio Messina, «che ci permette di promuovere le bellezze siciliane in Italia e nel mondo».
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