Nel suo tour tra Messinese e Catanese, la leader del partito di destra ha avuto modo di dire la sua sul nodo delle liste pulite, e in particolare sul caso dell'ex sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, condannato per abuso d'ufficio. «È stato segnalato da Alleanza per la Sicilia»
Giorgia Meloni a Paternò risponde sugli impresentabili «Condannato in mia lista? Non è di Fratelli d’Italia»
Un sabato sera politico di livello nazionale a Paternò per la presenza della leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni, la quale, accompagnata dal paternese Ignazio La Russa, ha fatto un salto in città per sostenere la candidatura a governatore di Nello Musumeci, presente anche il candidato locale all’Ars Gaetano Galvagno.
Meloni, arrivata a Paternò a bordo del treno della Ferrovia Circumetnea, ha avuto modo di assaggiare il calore della gente; infatti sono state diverse centinaia coloro che l’hanno accolta in Piazza Umberto dove ha incontrato dapprima i cittadini e successivamente il sindaco paternese Nino Naso, all’interno di Palazzo Alessi, sede dell’assise civica.
Tema caldo quello degli impresentabili. Sul collegio etneo l’attenzione è caduta su Ernesto Calogero, candidato nella lista DiventeràBellissima,
«Io non conosco la storia processuale di questa persona – spiega Meloni -. Però noi come Fratelli D’Italia abbiamo nel nostro statuto una norma che prevede la non candidabilità». Quindi ha evidenziato la libertà di cui godrebbero i siciliani quando si tratta di elezioni regionali, una libertà che «non avranno a livello nazionale; ossia il popolo siciliano ha l’opportunità non solo di scegliere il governatore o la lista, ma quello di scegliere il deputato regionale».
Seconda Meloni gli unici che possono aiutare i partiti a fare una selezione sono i cittadini: «Noi abbiamo rinunciato a candidare alcune persone nelle nostre liste anche in questa campagna elettorale; si dice che avessero molti voti, ma che avevano un curriculum non proprio specchiato. Noi non li abbiamo candidati, ma se poi li candidano altri partiti e prendono voti, allora sono io che mi arrabbio come segretario di partito, perché per quest’ultimi è difficile fare una selezione se poi la gente continua a votare chi non ha un curriculum specchiato. L’unica cosa seria che noi possiamo fare è un appello ai cittadini a non votare le persone che non sono specchiate».
Nel collegio di Messina è stato preso in esame il caso di Carmelo Pino, ex sindaco di Milazzo, condannato in primo grado a un anno e quattro mesi di carcere, pena sospesa, per abuso d’ufficio. Candidato nella lista composta da Noi con Salvini-Fratelli D’Italia-Alleanza per la Sicilia. «Carmelo Pino non è di Fratelli D’Italia, è stato segnalato da Alleanza per la Sicilia – ha proseguito Giorgia Meloni -, noi abbiamo una certa rigidità nella scelta dei nostri candidati. Mi aspetto dai cittadini siciliani, alla luce di questa polemica sui cosiddetti impresentabili e vista le scelte che abbiamo fatto, che i nostri candidati (Fratelli D’Italia) vengano tutti eletti».
Infine Meloni fa un appello a tutte le parti: «Cerchiamo di fare una campagna elettorale, lo chiedo anche a voi della stampa, in cui si parla dei problemi dei cittadini; fino ad adesso non abbiamo affrontato un problema che riguarda i cittadini; siamo stati noi a parlare con gli agricoltori, i pescatori, con i dipendenti del mondo sanitario; a parlare di infrastrutture, vedi il caso della littorina, un caso di ritardo infrastrutturale. Abbiamo affrontato problemi concreti che alla stampa non interessa».