La vittima avrebbe raggiunto stamattina la casa dove lavora il padre della donna con cui, fino a un anno fa, avrebbe avuto un rapporto extraconiugale. Lei, 40 anni e sposata, non voleva più sentirne. Il 64enne al termine di un'accesa discussione, avrebbe sparato con la pistola che deteneva regolarmente
Giarre, padre uccide l’ex amante della figlia Lei non voleva continuare la relazione
Un uomo di 48 anni, Vincenzo Patanè, è stato ucciso in strada con diversi colpi di pistola nella frazione di San Giovanni Montebello del Comune ionico. A sparare sarebbe stato un pensionato di 64 anni, padre della donna con cui la vittima avrebbe avuto una relazione extraconiugale.
Il fatto di sangue si è verificato stamattina. I carabinieri, giunti sul posto intorno alle 11 e 20 a seguito di una telefonata anonima, hanno trovato il corpo sanguinante ma ancora vivo del 48enne lungo la strada che collega San Giovanni Montebello al paese di Sant’Alfio. L’intervento dell’ambulanza prima e dell’elisoccorso poi, atterrato sull’apposita pista del campo di atletica di Giarre, è risultato però vano. L’uomo è morto a causa delle gravi ferite riportate.
I carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei residenti e hanno identificato l’autore dell’omicidio, trovato in casa, non lontano dal luogo della sparatoria, ancora armato e in stato di agitazione. Il 64enne non ha opposto resistenza e ha consegnato l’arma.
L’omicida deteneva la pistola, una Beretta 6.32, regolarmente in casa. Stamani la vittima avrebbe raggiunto la villa dove
lavora il padre dell’ex amante. Da tempo Patanè cercava di convincere la donna – 40 anni e sposata – a riprendere la relazione, interrotta ormai da un anno. Lei però non voleva più continuare il rapporto. Tra i due si sarebbe inserito il padre che, al culmine di un’accesa discussione, avrebbe freddato l’uomo in strada con diversi colpi di pistola che aveva con sé.
Il pensionato, su cui è già stato effettuato l’esame dello stub sui vestiti e sulle mani per verificare se è stato proprio lui a sparare, è stato portato in caserma in attesa di essere trasferito in carcere.