Giarre, blitz delle forze dell’ordine in via Trieste Perquisizioni in cerca di droga, armi e mezzi rubati

Le sirene e il rumore onnipresente dell’elicottero. Si sono svegliati così i cittadini di Giarre stamattina per un mega blitz dei carabinieri che hanno circondato le le case popolari di via Trieste, nella zona Jungo. I carabinieri della Compagnia di Giarre, con l’aiuto del nucleo elicotteri di Catania e i finanzieri della compagnia di Riposto, già dalle 5 di questa mattina, hanno effettuato controlli a tappeto nel quartiere popolare per verificare l’eventuale presenza, nei garage delle abitazioni, di allacci abusivi alla rete elettrica, di armi e di sostanze stupefacenti

Una caccia in grande stile i cui risultati si sapranno nelle prossime ore. Al momento è noto solo il ritrovamento di due moto rubate tra il 2012 e il 2013, una Super Enduro ed una Bmw.  L’utilizzo dell’elicottero è stato funzionale per monitorare il territorio ed individuare eventuali tentativi di fuga. 

La zona, tra le più degradate del Comune ionico, non è nuova di certo a questo tipo blitz da parte delle forze dell’ordine, che periodicamente intervengono per controlli e perquisizioni che negli ultimi mesi hanno portato a sequestri. «Io vivo qui da 32 anni – racconta una residente – ma da almeno due dobbiamo fare i conti con questo genere di eventi. Siamo stanchi perché dalle 5 di questa mattina non abbiamo potuto chiudere occhio e questa non è la prima volta, prima il quartiere era tranquillissimo. Dobbiamo però riconoscere che questi interventi sono necessari, ed è giusto che i carabinieri facciano il loro lavoro». 

Alla criminalità si accompagna il disagio sociale. Proprio a pochi metri dagli edifici oggi oggetto di perquisizioni, si trova un ormai noto complesso di case popolari che versa in stato di abbandono e che rappresenta una delle più note opere incompiute di Giarre. Lo scorso mese di settembre il sindaco Roberto Bonaccorsi ha annunciato lo stanziamento di fondi ex Gescal pari a 6milioni di euro per recuperare e completare queste palazzine. Si tratterebbe di 60 alloggi, di cui una quota verrebbe riservata alle forze dell’ordine. A queste risorse si aggiungono quelle ottenute dallo Iacp per le case popolari della vicina via Gorizia

Interventi che contribuirebbero a favorire il miglioramento della sicurezza del quartiere. 

Dario Calderone

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