Giardino zoologico di Palazzo d’Orleans: ordine del giorno (a scoppio ritardato) di Venturino

IL VICE PRESIDENTE DELL’ARS E UN GRUPPO DI DEPUTATI PROPONGONO DI FAR GESTIRE GLI ANIMALI DALL’UNIVERSITA’ DI PALERMO. MA NON DICONO CHI DOVREBBE ‘CACCIARE’ I SOLDI. INSOMMA, LA SOLITA ARIA FRITTA. INTANTO LA PROSSIMA SETTIMANA PARTIRANNO GUFI E DAINI. LA FAMIGLIA LAURICELLA REGALA UN PAPPAGALLO ALLA COMUNITA’ DI PADRE GARAU

Alla buon’ora, dopo mesi di polemiche – e dopo che una parte, seppure piccola, degli animali sono già stati trasportati in altre parti d’Italia – i vertici dell’Ars si accorgono dell’esistenza del giardino zoologico di Parco d’Orleans. Un gioiello naturalistico che l’attuale Governo della Regione, presieduto da Rosario Crocetta, sta smantellando.

“La questione Parco D’Orleans discussa a Palazzo dei Normanni”, strombazza un comunicato del vice presidente, il simpatico Antonio Venturino, che sembra arrivare da Marte. Venturino propone a Sala d’Ercole un Ordine del Giorno “per affidare la gestione del Parco ornitologico all’Università degli Studi di Palermo”.

In realtà, benché gli uccelli siano la maggioranza, prima dell’arrivo di Attila-Crocetta a Palazzo d’Orleans, sede del Governo siciliano, quello di villa d’Orleans era un giardino zoologico. C’erano, per esempio, le antilopi che sono già state portate via insieme con i pavoni. Mentre la prossima settimana andranno via i gufi e i daini. 

Insomma: che succede? E come mai il vice presidente dell’Ars, Venturino, si ‘sveglia’ proprio adesso? Con molta probabilità, con la connivenza di altre autorità (a cominciare dal Consiglio comunale di Palermo, che su questa storia non ha detto nulla, forse perché troppo impegnato a organizzare ‘cementificazioni’ e sanatorie edilizie), Crocetta ha incasinato pure il giardino zoologico.

Oggi il governatore, che su questa storia ha tutti contro, vorrebbe recuperare. Ma non ha il coraggio di dire all’universo mondo: “Sul Parco d’Orleans ho sbagliato tutto!”.

Oggi, tra le altre cose, non ha nemmeno i soldi, visto che la Finanziaria, grazie al ‘genio’ dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi, è finita come la “Pasta con le sarde a mare”: ovvero una pasta con tutti i condimenti della pasta con le sarde, ma senza la cosa più importante: le sarde! Che, per l’appunto, essendo rimaste a mare, perché non pescate, non possono essere nel piatto (chi ha dubbi o necessita di altre spiegazioni su questo particolare primo piatto può chiedere spiegazioni al titolare della trattoria ‘Altri tempi’ di Palermo).

Ma vediamo, adesso, che cosa ha pensato il vice presidente dell’Ars, Venturino a proposito delle ‘sarde a mare’ di Palazzo d’Orleans.

“L’idea – dice – è quella di non disperdere l’immenso patrimonio biologico e culturale che il parco siciliano rappresenta affidando la gestione all’Università di Palermo, radicando così ancora meglio il parco alla città. Già centinaia sono gli studenti che ogni anno perfezionano gli studi al Parco d’Orleans formandosi su un campo dalla grande biodiversità che si trova però in pieno centro urbano. Caratteristiche uniche a nostro avviso da valorizzare ed implementare. L’Università di Palermo sta mostrando ampia disponibilità ad accogliere la proposta”.

Ci permettiamo di precisare che l’idea non è nuova: se ne parla da tempo. Insomma, non è un’idea originale. Il problema, qui, è capire chi ‘caccia’ i soldi, visto che anche l’Università di Palermo non ci sembra che navighi nell’oro. 

Noi che seguiamo sin dall’inizio questa incredibile storia degna, in tutto e per tutto, di questo Governo regionale, invitiamo il vice presidente Venturino a mettersi d’accordo con il presidente Crocetta, che in questa storia continua a straparlare.

Uno e due e Crocetta va in tv a dire che gli animali sono della Regione: cosa non vera. O a vantare di gestire bene il Parco d’Orleans che, invece, continua ad essere gestito dalla famiglia Lauricella che non può certo fare morire gli animali.

Se molti animali sono ancora nel Parco d’Orleans è perché si tratta di specie protette che possono essere trasportate solo con il consenso della Commissione scientifica del Ministero dell’Ambiente. Che, appena qualche giorno fa ha concesso il via libera per gufi e daini che, come già ricordato, andranno via la prossima settimana.

La verità è che il Governo regionale, per la gestione del Parco, non tira fuori un euro già da tempo. Gli stessi lavoratori dell’Istituto zootecnico della Regione non si fanno vedere da mesi. La gestione del Parco è tutta a carico della famiglia Lauricella – cioè la famiglia che da oltre cinquant’anni gestisce questo giardino zoologico – che aspetta le autorizzazioni per portare via gli animali da Palermo. Il resto sono fesserie.

Una notizia, invece, riguarda un pappagallo che si chiama Noè. Questo pappagallo, tra una decina di giorni, verrà regalato a padre Garau, il sacerdote che, da anni, a Palermo, lavora per i diseredati. Il pappagallo, dono della famiglia Lauricella al sacerdote, allieterà la vita di una comunità realizzata da padre Garau in un fondo che è stato confiscato ai mafiosi.

Pubblichiamo di seguito il testo dell’Ordine del Giorno firmato da Antonio Venturino, Alice Anselmo, Pippo Gianni, Michele Cimino. Questo il testo integrale dell’Ordine del Giorno:

PREMESSO CHE, la gestione del parco d’Orleans è disciplinata dalla Legge Regionale n° 9 del 15/maggio/2013 la quale all’art. 31 comma 2 dispone che: “il Parco faunistico d’Orleans e’ gestito con personale, mezzi e strumenti della Regione o tramite enti sottoposti a controllo e vigilanza della stessa o tramite convenzioni con istituti pubblici”.

IMPEGNA il Governo, con il suo Presidente Rosario Crocetta, a velocizzare l’iter per la stipula della Convenzione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Palermo, per affidargli la gestione della collezione ornitologica ivi presente, compresi i 141 uccelli di proprietà della presidenza della Regione Siciliana.


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