Il governo nazionale, o meglio, i tre partiti che sostengono il governo monti: pdl, pd e udc, hanno deciso di fare campagna elettorale con la gesip. O meglio, sulla pelle degli oltre mille e 800 lavoratori di questa società che hanno solo il torto di non essere stati 'stabilizzati', quando al comune di palermo tutti gli altri precari venivano 'stabilizzati' (cioè assunti a tempo indeterminato).
Gesip, chi specula sui lavoratori?
Il Governo nazionale, o meglio, i tre Partiti che sostengono il Governo Monti: Pdl, Pd e Udc, hanno deciso di fare campagna elettorale con la Gesip. O meglio, sulla pelle degli oltre mille e 800 lavoratori di questa società che hanno solo il torto di non essere stati ‘stabilizzati’, quando al Comune di Palermo tutti gli altri precari venivano ‘stabilizzati’ (cioè assunti a tempo indeterminato).
Quando si mette in moto la ‘macchina’ della ‘strumentalizzazione’ politica è difficile fermarla. A nessuno sfugge che dietro il “no” all’erogazione dei 5 milioni di euro in favore dei lavoratori della Gesip ci possano essere Pdl, Pd e Udc.
Anzi, per essere chiari noi di LinkSicilia siamo convinti che dietro questa manovra ci sono questi tre Partiti. Del resto, se il Pd è stato capace di imbrattare le elezioni primarie del centrosinistra del 4 marzo scorso, facendo perdere in modo politicamente scorretto Rita Borsellino, per quale motivo si dovrebbe porre problemi a strumentalizzare la vicenda Gesip?
L’assessore comunale, Giusto Catania, esponente di Rifondazione comunista – Partito che, in questa campagna elettorale per le regionali è destinato (insieme con Sel, verdi e ‘Cartelli’ vari della Sinistra) a togliere un sacco di voti e, con molta probabilità, un bel po’ di seggi all’Ars al Pd – è convinto che il Pd abbia interessi clientelari e affaristici in questa vicenda. E noi la pensiamo esattamente come l’assessore Giusto Catania.
Per questo ci riguarda – e lo diciamo a viso aperto – a parte qualche persona per bene, da questo Pd siciliano non c’è nulla ma proprio nulla da prendere.
Sulla vicenda interviene il parlamentare regionale del Pd, Pino Apprendi, persona estremaente seria nonostante la sua appartenenza politica.
“Comincerei col dire : chi non ha peccato… – dice Apprendi a proposito della Gesip -. La politica in questi anni ha girato la faccia dall’altra parte, incurante dei disastri che accadevano. Tutti impegnati in qualche altra cosa da fare. Così si è permesso che l’elenco dei dipendenti si allungasse in prossimità delle campagne elettorali, che si distribuissero consulenze agli amici degli amici e si è permesso anche che qualcuno e forse più di qualcuno non lavorasse come nel caso dello skipper di Diego Cammarata”.
Tutto vero. Tutto da sottoscrivere. “Attenzione – aggiunge il parlamentare del Pd -: da non confondere con quanti in questi anni hanno svolto con onestà il loro dovere. Di loro voglio parlare e quelli voglio difendere. Io sto con i lavoratori perché voglio tirarmi fuori da chi li sta usando, da chi li vuole strumentalizzare”.
“Infatti – osserva Apprendi – la strumentalizzazione sta da tutte le parti: da chi si augura che Roma non dia i soldi per Gesip in modo da fare un danno al sindaco Leoluca Orlando e alla sua giunta e da chi, come l’assessore del Comune di Palermo, Giusto Catania, indica nel Pd i responsabili di interessi affaristici che si oppongono a risolvere i problemi della Gesip”.
“Voglio dire a quelli che tifano contro Orlando – precisa Apprendi -che state tifando contro la vostra città. Voglio dire a Giusto Catania, persona che stimo: evita di dire sciocchezze. Chi potrebbe volere un’azienda che esiste solo perché ha 1800 lavoratori e tantissimi debiti malgrado la pioggia di milioni che ha ricevuto, nel passato da Roma?”.
Caro onorevole Apprendi, su quest’ultimo punto siamo costretti a intervenire perché, se non abbiamo capito male, l’assessore Catania non ha detto una sciocchezza. Se non abbiamo capito male, l’assessore Catania ha detto che alcuni personaggi del Pd vorrebbero sbaraccare la Gesip per affidare ad altri – magari in forza di promesse fatte in questa campagna elettorale – i servizi che oggi vengono svolti dai dipendenti Gesip.
Secondo noi questa non è affatto una sciocchezza e la magistratura farebbe bene ad indagare per capire se c’è un nesso tra il tentativo di far chiudere la Gesip (buttando in mezzo alla strade oltre mille e 800 persone) e le eventuali promesse di posti di lavoro creati rubando – è questa la parola, non ne troviamo un’altra – il lavoro ai dipendenti della Gesip.