Gesap, la ‘mangiatoia’ con le ali

Dopo tante battaglie, all’interno del Consiglio di amministrazione della Gesapla società che gestisce i servizi all’aeroporto ‘Falcone-Borselino’ di Palermo – il consigliere, Mimmo Di Carlo, ha deciso nei giorni corsi, a sorpresa, di dare le dimissioni.

Tutto questo succede mentre la società accusa un deficit di 4,5 milioni di euro (un milione e mezzo di euro è il deficit della società partecipata GH). Mentre i sindacati denunciano consulenze che ‘inghiottono’ 3 milioni di euro all’anno. E mentre è in corso una ‘guerra’ tra soci (Provincia e Comune di Palermo in testa, che controllano oltre il 70 per cento delle azioni della società) e consiglieri di amministrazione della stessa Gesip.

Il consigliere di amministrazione Di Carlo ha risposto ad alcune domande. (nella foto a sinistra,Dario Colombo,il presidente della Provincia di Palermo, Giovani Avanti, e Domenico Di Carlo). 

– Perché si è dimesso proprio ora?

”Nell’immaginario collettivo, quello che i ‘poteri forti’ vogliono che si percepisca è che mi sarei dimesso perché sono stato accusato, anche se non espressamente (tipico del linguaggio dei siciliani in abito gessato) dai sindacati ‘maggiormente rappresentativi’ di voto di scambio, abusando della mia posizione. Così non è. Ho rassegnato le dimissioni perché mi sono schifato; mi sono schifato delle interferenze esterne alla Gesap: deputati, senatori e senatrici. Dell’arroccamento a qualsiasi costo alle posizione di potere da parte del direttore generale, con l’avallo dei consiglieri Mangano, Zummo ed Helg (chissà per quali motivi); del mancato rispetto della volontà dei soci (quelli che ‘cacciano’ i soldi) da parte dei consiglieri in quota al Comune di Palermo, leggasi Mangano e Zummo. Quindi della conduzione privatistica della società sempre da parte del direttore generale, a cui la presenza dei soci e dei consiglieri di amministrazione sembra creare fastidio. Poi, ancora, della proliferazione di ‘liste di proscrizione’ di coloro che dichiaravano di apprezzare il mio operato. Ecco, non voglio che innocenti dipendenti Gesap paghino per colpe mie e non loro. Mi sono reso conto che i miei colleghi di Consiglio di amministrazione, ed a mio avviso con il silenzio compiaciuto dei sindaci revisori (non tutti), non hanno voglia o interesse a ristabilire la verità. Hanno solo l’interesse morboso a riposizionarsi. In questa condizione di minoranza forse è stato giusto gettare il sasso nello stagno per vedere se la puzza viene fuori”.

– Dichiarazioni pesanti, le sue.

“Non è da oggi che lo dichiaro; sono già due anni che predico contro i mulini a vento e, sino ad ora, l’unico conforto che ho avuto viene dai miei amici politici che, a rigor di ragion di Stato, avrebbero tutto l’interesse contrario a quanto sto facendo, salvo il fatto che anche per loro è predominante l’esigenza di far emergere la verità, costi quel che costi”.

– Quindi nella Gesap gli interessi ‘esterni’ sono molto influenti…

“Influenti è dir poco; se si arriva a rivolgere velati avvertimenti sulla incolumità ‘giudiziaria’ degli avversari, ciò vuole dire che gli interessi, che immaginavo di natura politica, sono invece di un altro pianeta; se il consigliere Roberto Helg, ad inizio del Consiglio di amministrazione del 18 ottobre, per evitare che si parlasse di deleghe, tira fuori un volantino a firma della triplice alleanza (volantino che gli arriva via fax dagli uffici della direzione di Gesap!) e lo commenta così (dopo la decisione di rinviare il Consiglio convocato d’urgenza dopo18 giorni !): ‘Qualcuno oggi voleva le deleghe al personale ed è stato un bene rinviare, perché diversamente avremmo avuto la prova provata che il volantino dice la verità’. Insomma: tutto ciò è vero, vuol dire che gli interessi dei soci sono ininfluenti: contano quelli personali. Mi auguro che l’autorità competente si faccia dire dai firmatari chi, in realtà, ha vergato il volantino, chi sarebbe il consigliere e quali fatti e circostanze hanno a supporto delle accuse. Il perché lo hanno già capito tutti gli uomini in buona fede”.

– Non teme, con queste dichiarazioni, una querela di parte?

”Io non sto accusando nessuno; accuso il sistema e mi fa specie che il socio Comune di Palermo non abbia ancora aperto gli occhi, nonostante la storia personale del suo Sindaco”.

– Secondo lei cosa succederà a breve?

”Immagino che nel mese di novembre, come è stato anticipato, si pagheranno i prezzi politici alla ‘fedeltà’ dei servi sciocchi, in cambio del ripristino dello status quo; si darà il benservito all’amministratore unico di GH e si insedierà il nuovo Consiglio di amministrazione”.

– Ancora non ci ha spiegato perché proprio ora le dimissioni.

”Contrariamente a quanto nascosto, le mie dimissioni sono state verbalizzate in coda al Consiglio di amministrazione del 18 ottobre scorso. In quell’occasione ho protestato contro il rinvio della discussione degli argomenti all’ordine del giorno, che era stato convocato per motivi d’urgenza a 48 ore e poi rinviato di, immaginate un po’, di 18 giorni, e solo perché l’amministratore delegato aveva chiesto che fosse preventivamente discusso l’assetto della governance aziendale, che era propedeutico alle decisioni in materia di gestione aziendale. E’ come se il capo condominio volesse sapere prima chi erano i condomini e quale peso avessero in assemblea e poi discutere delle spese condominiali. A quel punto ho dichiarato di dissociarmi dalle decisioni della maggioranza del Consiglio di amministrazione, che dovrebbe rappresentare gli interessi dei soci. E ho preannunciato le mie dimissioni; cosa che ho fatto indicando la decorrenza per senso di responsabilità al termine dei lavori del Consiglio del 5 novembre. Ma anche questa volta, come nel novembre 2010, la mia presenza è stata ritenuta fastidiosa”.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]