Gela, consiglieri comunali visitano siti porno Il sindaco: «Non mi sono accorto di nulla»

Una noiosa riunione per discutere del piano regolatore di Gela, un tablet, alcuni consiglieri comunali di maggioranza come scolaretti in gita beccati su un sito porno. Sono gli ingredienti del sexy gate gelese, consumatosi pochi giorni fa al chiuso della stanza del sindaco Angelo Fasulo, in quota Pd. La notizia corre veloce tra i cittadini e i mezzi d’informazione. L’unico a non saperne niente, come e più di una moglie tradita, è proprio il primo cittadino. Che ha pronta la pezza, mentre cerca ancora lo strappo. «Non posso affermare che sia realmente accaduto, perché durante la riunione non ho avuto modo di accorgermi di nulla. Ma, se fosse realmente avvenuto, ci troveremmo di fronte ad un episodio patetico e mortificante nel suo squallore», chiede scusa ai cittadini.

Bastava chiedere a Piero Lo Nigro, consigliere del Psi, il primo ad accorgersi di tutto. Gli amministratori sono riuniti nella stanza del sindaco per discutere del piano di governo del territorio. Un intervento delicato per una delle capitali siciliane dell’abusivismo edilizio. Il tablet di un collega gira di mano in mano come utile strumento per la ricerca di leggi collegate all’argomento. Fino a quando non arriva in possesso di un consigliere del Pd, forse un po’ annoiato, che decide di distrarsi visitando un sito porno. Un compagno – più di merende che di partito – sghignazza e cerca di immortalare il momento con il cellulare. Troppa allegria per una discussione sul piano regolatore, deve aver pensato Lo Nigro. Che, accortosi di quanto stava succedendo, ha richiamato i suoi e abbandonato la stanza. Lasciando il sindaco Fasulo senza spiegazioni e davanti a un pubblico in tutt’altre faccende affaccendato. I due si chiariranno poi al telefono.

«Mi dissocio con forza da questa vergogna e garantisco che andrò fino in fondo a questa situazione per verificarne l’attendibilità ed eventualmente individuare i responsabili», garantisce Fasulo. Che, intanto, porge le sue scuse ai cittadini: «La politica è tutt’altra cosa e vi posso assicurare che all’interno delle istituzioni c’è ancora tanta gente che lavora seriamente per la crescita e lo sviluppo di questa città». Almeno per qualche giorno, capitale della politica hard.

[Foto di facciocose]


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Una riunione di maggioranza per discutere del piano regolatore cittadino. Un consigliere del Psi che richiama i suoi e va via sbattendo la porta. E' l'unico ad accorgersi della distrazione del collega del Pd, impegnato a guardare scene hard su un tablet mentre un compagno lo riprende con il cellulare. Il primo cittadino, ignaro di tutto, chiede scusa con riserva

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