Foto di Saverio Borgia

Sfonda le porte di due attività e porta via i soldi. I colpi al bar Rosanero e da Bioesserì

Una notte all’insegna dei furti che ripropone ancora una volta il tema della sicurezza a Palermo. Due colpi – identici per le modalità – sono stati registrati al bar Rosanero di via XX settembre e da Bioesserì in via Giuseppe La Farina. Ad entrare in azione, come riportato da PalermoToday, sarebbe stata sempre la stessa persona forse con l’aiuto di un complice. Identico il modus operandi con le porte d’ingresso sfondate a calci. Nel primo caso il ladro non è riuscito a portare via nulla mentre nella seconda attività l’uomo si è impossessato dei pochi soldi lasciati all’interno della casa. In un video, pubblicato dal titolare Saverio Borgia, si vede una persona che sfonda la porta d’ingresso e, con il volto nascosto, si dirige verso il registratore di cassa.

Durante la notte sono stati messi a segno anche altri due colpi. Il primo è stato quello al bar tabacchi Luxury Cafè in viale Regione Siciliana. Qui i ladri hanno procurato un foro nella vetrina ma non sono riusciti a portare via nulla e si sono dati alla fuga poco dopo. Altro colpo invece in via Francesco Crispi nell’esercizio commerciale Aloé. Qui dopo avere sfondato la vetrina i ladri hanno portato via poca merce tra cui delle gomme da masticare. Il bottino è da quantificare. Indaga la polizia.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo