Frontex a Catania, primo passo della nuova politica Ue «In Sicilia nuovi centri, il Cara di Mineo si trasformerà»

Un distaccamento di Frontex arriverà Catania. Gli uffici dell’ente europeo avranno un posto nell’ex monastero di Santa Chiara. Dopo due anni trova risposta la richiesta fatta dal sindaco Enzo Bianco all’indomani della strage del 3 ottobre 2013, ma quella che arriverà in Sicilia non sarà solo una parte dell’agenzia. Gli uffici centrali di Frontex rimarranno in Polonia.

Non si sa ancora quando la sede catanese sarà operativa, ma è certo che le forze di polizia europee lavoreranno a fianco della polizia locale. Come questa collaborazione dovrà prendere forma, va ancora chiarito. L’Europa ha chiesto all’Italia di creare dei centri per l’identificazione dei migranti che, in parte, potrebbero essere redistribuiti negli altri Paesi dell’Ue. «Sullo sfondo e non lo capisce nessuno c’è la trasformazione del Cara di Mineo – afferma Fulvio Vassallo Paleologo, docente di diritto d’asilo dell’Università di Palermo – È questo l’orientamento del ministero. Si vuole collocare in Sicilia un grande hub che ospiterà prevalentemente siriani ed eritrei, ma questa notizia potrebbe diventare definitiva solo a fine giugno».

A Catania, intanto, arriveranno funzionari di diverse forze di polizia europee che parteciperanno alle operazioni d’identificazione, che, secondo Vassallo, «è poi l’interesse vero che spinge l’Europa ad avanzare in un avamposto di periferia. L’Europa – continua il docente – vuole avere un ruolo perché nei Paesi del Nord molti migranti sono arrivati senza che fossero state prelevate le impronte digitali. Altra missione europea sarà quella di gestire meglio le operazioni di rimpatrio attraverso i voli. In quest’attività Catania non ha nulla da farsi insegnare – sottolinea – perché in passato ha funzionato già come hub di respingimento per migliaia di egiziani». 

Molti dei provvedimenti di cui si parla in queste settimane dovrebbero essere approvati dal Consiglio dei ministri del 15 giugno, quindi dal Consiglio europeo previsto per il 26 dello stesso mese. E’ quest’ultimo organismo che prenderà le decisioni operative. Quelli che il professore chiama hub, cioè i centri di identificazione gestiti insieme dall’Europa e dall’Italia, dovrebbero nascere in diverse regioni italiane. «Due – spiega Vassallo – potrebbero essere in Sicilia, gli altri in Calabria, Puglia, tra Lazio e Campania». 

Gli uomini di Frontex non dovrebbero essere i soli nuovi ospiti in Sicilia. «Dovrebbero arrivare anche le forze della Easo (European Asylum Support Office), agenzia con sede a Malta, che svolgerà attività di supporto durante le procedure per la richiesta di asilo», fa presente Vassallo. L’Italia è notoriamente lenta nelle procedure che permettono al migrante di veder riconosciuto questo status di diritto, circa l’80 per cento dei richiedenti ricevono i documenti entro un anno, con picchi anche di un anno e mezzo al Cara di Mineo, come recentemente denunciato dalla commissione parlamentare di’inchiesta. Mentre negli altri Stati europei questo avviene in un tempo minore. È per questo che l’Ue pretende maggiori garanzie. Nelle nuove disposizioni europee prevedono la redistribuzione dei migranti su tutto il territorio europeo e non una permanenza nel Paese di primo approdo. Un passo oltre la rigida convenzione di Dublino 3. «Nei prossimi due anni – specifica Vassallo – saranno trasferite 24mila persone, ma saranno soggetti a redistribuzione tutti i migranti arrivati dopo il 15 aprile 2015. Non si conosce ancora la modalità operativa, ma temo che insieme a personale e mezzi aumenterà anche l’uso della forza». 

Per raggiungere il suo scopo l’Europa comincia ad aumentare la sua presenza in Sicilia, cominciando da Catania e da Pozzallo. Nel comune del Ragusano proprio oggi verranno inaugurati due uffici di Frontex, all’interno del centro di prima accoglienza, dove opereranno poliziotti che operano per l’agenzia europea. «Credo che la Sicilia abbia diritto a governare certi processi», ha commentato il governatore Rosario Crocetta l’apertura di Frontex. «È una scelta che mi riempie di gioia – ha ribadito il sindaco Bianco – Frontex deve diventare una moderna polizia europea sulle frontiere, e per questo era indispensabile che la sua base operativa fosse in Italia». Vassallo precisa che «sarà un ufficio snello, ma inflessibile nelle operazioni, che dovrebbe impiegare non più di dieci funzionari». Un aspetto che ha spinto molti addetti ai lavori a parlare di un possibile commissariamento dell’Italia da parte dell’Europa. «Dalla base di Catania – ha aggiunto Bianco – Frontex potrà coordinare l’operazione Triton». Stamani il primo cittadino effettuerà un sopralluogo nella futura sede catanese di Frontex, l’ex monastero di Santa Chiara in cui sono ancora in corso lavori di ristrutturazione. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La decisione di spostare alcuni uffici dell'agenzia ai piedi dell'Etna anticipa mosse più importanti, come la costruzione degli hub per l'identificazione dei migranti in cui la polizia europea affiancherà quella italiana. Secondo Fulvio Vassallo, docente all'università di Palermo, «l'indirizzo del ministero è cambiare il centro per richiedenti asilo»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]