Frana sui binari, disagi a Cefalù e Pollina Per i pendolari «difficile andare al lavoro»

Dalle 8.25 la circolazione ferroviaria fra Tusa e Pollina-San Mauro Castelverde (sulla linea Messina-Palermo) è stata sospesa, in via precauzionale, per un movimento franoso in prossimità della sede ferroviaria. Questa mattina il treno è riuscito a frenare per tempo, prima di imbattersi nello smottamento, e i suoi passeggeri hanno raggiunto la stazione più vicina a piedi, camminando attraverso quello stesso tratto che le piogge della notte hanno spinto quasi a franare. La circostanza ha richiesto l’immediato intervento dell’azienda Trenitalia che ha provveduto a mettere a disposizione dei viaggiatori un servizio sostitutivo con autobus fra Fiumetorto e Sant’Agata di Militello. Quindi una squadra di tecnici di Rfi è sopraggiunta sui binari nei pressi della località di Milianni (fraz. di Tusa), ha eseguito dei lavori di messa in sicurezza dell’area e la linea è stata ripristinata nel primo pomeriggio. Nel Palermitano disagi soprattutto per i pendolari a Cefalù e Pollina.

Ciò che è accaduto nel frattempo però è un moltiplicarsi di disagi per i viaggiatori, in particolare i pendolari per i quali il treno rappresenta l’unico mezzo in grado di condurli al posto di lavoro. Secondo quanto raccontato dai malcapitati del giorno, il servizio sostitutivo non ha risolto l’enorme ritardo che si è accumulato lungo il tragitto, nelle interminabili attese, quando va bene, sotto le tettoie delle piccole stazioni. In molti hanno scelto di attivarsi in autonomia, organizzando delle auto o con l’aiuto di familiari, per raggiungere per tempo il posto di lavoro: tantissimi sono insegnanti che svolgono servizio nelle scuole di centri più grossi come Termini Imerese o Cefalù. Ad altri non restava che salire sull’autobus: uno studente di ritorno da Palermo ci racconta dell’insistenza che è stata usata con l’autista del bus perché si fermasse comunque nelle stazioni o nei pressi dei paesi, garantendo così le medesime fermate del treno. Diversamente avrebbe scelto un percorso diretto per il capolinea di Sant’Agata di Militello.  «Disagi di questo genere sono all’ordine del giorno – ha detto Giacomo Fazio, presidente del Comitato Pendolari di Sicilia – oggi è una giornata lavorativa e siamo lasciati al totale abbandono». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo