Formica: “Crocetta ha cacciato Marino per la mangiugghia con Confindustria?”

DALL’OPPOSIZIONE AFFONDI MICIDIALI AL CROCETTA BIS. MA PURE IL PD NON SCHERZA

Avevano deciso di disertare tutta la seduta. Ma, alla fine, i parlamentari del centrodestra, sono tornati in Aula, col chiaro obiettivo di cantarne due al Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che a Sala d’Ercole ha presentato i suoi nuovi assessori e ha fatto un discorso ‘strappalacrime’ sul suo impegno per il bene della Sicilia.

Tra gli interventi più espliciti quello di Santi Formica (Lista Musumeci), che oltre a tuonare contro l’ennesima assenza del Governo dalla Commissione Bilancio (dove dovrebbe presentare la manovra finanziaria bis) ha sfidato Crocetta su un tema da lui molto sfruttato: l’antimafia.

“Ma come, lei che si dice paladino dell’antimafia caccia via a calci l’assessore Marino? Il PM antimafia, Nicolò Marino? Non vorrei- ha detto Formica- che lei abbia cacciato Marino proprio perché aveva fiutato la vera mangiugghia, magari quella con Confindustria Sicilia”.

Poi Formica si rivolge anche al Presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante: “Ma di cosa parlano quando bacchettano Ars e politica? Non si sono mai candidati e in questo governo come in quello precedente hanno pure uno o più assessori”.

Un ultimatum  a Crocetta arriva da  Toto Cordaro, Bernardette Grasso e Roberto Clemente del gruppo Pid Cantiere popolare-Grande Sud all`Ars: “Il presidente Crocetta torni alla realtà. Le legittime manifestazioni di protesta dei precari, dei forestali, dei senza lavoro si susseguono quotidianamente, cosi come l`allarme lanciato dalle categorie sociali e dalle forze produttive. Offriamo con senso di responsabilità` – dicono i deputati Pid-Grande Sud- una ultima scadenza, peraltro concordata nella riunione dei capigruppo, e quindi Crocetta entro l`8 maggio esiti il provvedimento salva imprese e la finanziaria bis, al fine di poter pagare gli stipendi e dare le necessarie risposte alla disperazione e alla sofferenza di migliaia di persone. Il presidente della Regione verifichi la sussistenza di una maggioranza, lui che non ne ha mai avuta una, e risponda al malessere sociale. In caso contrario si dimetta e ci porti al voto”.

Molto critico anche il PD: “Il cerchio magico attorno al governatore si e’ trasformato in un cerchio tragico – ha detto Antonello Cracolici  . questo cerchio tragico e’ incapace di cogliere il dissenso che cresce attorno alla rivoluzione di Crocetta. Oggi nasce il secondo governo Crocetta che, a differenza del primo, doveva avere l’ambizione di avere una base parlamentare. Questo nuovo patto con chi si dovrebbe fare? Si rischia di perdere anche la fiducia tra le forze politiche e all’interno delle stesse forze politiche. Il presidente sia coraggioso. La fretta nel rimpasto e’ servita solo per mettere qualcuno di fronte al fatto compiuto. Questo e’ un metodo che non funziona”.


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