Le leggi ci sono, le circolari applicative pure, il Servizio gestione dellassessorato però non le applica. Diversi Enti pronti a depositare i libri in Tribunale.
Scoppia unaltra grana nel tormentato settore della Formazione professionale in Sicilia. Argomento di polemica questa volta la mancata applicazione delle disposizioni in materia di Documento unico di regolarità contributiva (Durc). A sollevare la questione sono i Cobas, i sindacati autonomi e di base.
In una nota trasmessa oggi al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, allassessore alla formazione professionale, Nelli Scilabra d alla dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo, i sindacati Cobas, Cub, Asilfop e Irriducibili della Formazione professionale in Sicilia criticano loperato degli uffici preposti e chiedono limmediato intervento del governatore al fine di emanare disposizioni operative ed applicative della delibera di giunta regionale n.200 del 6 giugno 2013.
Provvedimento amministrativo che, nel dare seguito allaccordo Governo-sindacati, prevede lintervento sostitutivo dellamministrazione regionale nelle ipotesi di irregolarità del Durc , trattenendo dal certificato di pagamento limporto corrispondente alle inadempienze accertate nel documento. Potere sostitutivo, peraltro, supportato da norme, atti e circolari.
Intanto é l’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica del 5 ottobre 2010, n. 207 ad avere introdotto il potere sostitutivo della stazione appaltante nei confronti dell Inps, dellInail in caso di inadempienza contributiva dellesecutore e del subappaltatore accertata con il Durc. Esiste poi una circolare esplicativa dellInps sullargomento, la n.54 del 30 aprile 2012. E poi il citato potere sostitutivo è stato oggetto di accordo sindacale e materia trattata nella delibera di giunta citata. A questo quadro normativo va aggiunta la direttiva a firma sia dellassessore Scilabra che del dirigente Corsello dell8 luglio 2013, n.45555.
Malgrado il corposo quadro normativo ed amministrativo, il Servizio gestione del dipartimento regionale Formazione professionale, si legge nella nota dei sindacati autonomi, si rifiuta di applicare tali disposizioni mettendo in grossissime difficoltà moltissimi enti formativi che non pagano gli stipendi in media da 8 a 23 mesi.
Eppure la materia del Durc, come si evince dalla nota citata, è stata oggetto di confronto e accordo col governo regionale proprio al fine di garantire la sopravvivenza di molti enti formativi, medio/piccoli, che hanno nelle loro finalità statutarie, secondo le previsioni contenute nella legge regionale n.24 del 6 marzo 1976, il no profit o non fini di lucro, non avendo, pertanto, né capitali, né riserve.
I sindacati denunciano un quadro sconsolante della situazione socio-economica in cui si è venuto a trovare il settore della Formazione professionale in Sicilia che registra diversi casi di enti formativi pronti a depositare i libri in tribunale.
Sullaccaduto increscioso che coinvolge enti e lavoratori, a pagare sono sempre questi ultimi.
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