Formazione, solidarieta’ di Asilfop a Raddusa: “Il Governo ha fallito non impedendo la macelleria sociale”

DURO ATTACCO DEL SINDACATO AUTONOMO ALL’ESECUTIVO CROCETTA. DAL RACCONTO EMERGE L’IRRITANTE ATTEGGIAMENTO DI COLLABORATORI DELL’ASSESSORE e FUNZIONARI DEL DIPARTIMENTO

Sostegno alla protesta di Giuseppe Raddusa giunge dal sindacato autonomo Asilfop.

In una nota l’organizzazione sindacale critica l’operato del Governo guidato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, nel settore della Formazione professionale. Asilfop denuncia lo spocchioso ed irritante atteggiamento di alcuni componenti dell’ufficio di diretta collaborazione dell’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra. Comportamento che il sindacato ha registrato anche nei confronti di alcuni funzionari del dipartimento.

“Gli articoli pubblicati ieri ed oggi su alcuni giornali online, sulla situazione indegna in cui si trovano i lavoratori dell’ARAM IEFP Catania e in particolare del collega Giuseppe Raddusa – si legge nella nota – hanno provocato una reazione molto scomposta da parte di qualche diretto collaboratore dell’assessore Nelli Scilabra”.

“Noi di Asilfop desideriamo ricordare a questo qualcuno che la calma e la pazienza sono le virtù dei forti – si precisa nella lettera -. Un buon manager o esperto consulente dovrebbe essere munito di capacità all’ascolto di tutti e di tutto e soprattutto dei più deboli, di umiltà, di serenità, non sbraitare, non essere arrogante, non essere presuntuoso, essere magari più riflessivo e meno isterico. Solo con un tale aplomb sarebbe possibile affrontare le problematiche e cercare di risolverle”.

“Questo qualcuno, ieri, si trovava davanti l’ingresso dell’assessorato – rimarca in sindacato – e invece di avvicinarsi a Giuseppe Raddusa incatenato a qualche passo dai cancelli d’ingresso, per ascoltarlo, si è fermato a una certa distanza e commentando con alcuni presenti ad alta voce dava del cretino a lavoratore suggerendogli di tornarsene a Catania per protestare con il suo ente, evitando di sostare davanti l’assessorato che, sempre secondo questo qualcuno, avrebbe tutte le carte in regola”.

“Non è più il tempo – si legge ancora nel comunicato – di chi è convinto di essere Dio sceso in terra, l’unico nel sapere, nel conoscere e possessore dello scibile, quindi pontificare. I lavoratori sono stanchissimi di essere presi per in giro con tutte le promesse fatte e mai mantenute. Ci sono lavoratori che oltre ad avere un arretrato con il proprio ente di stipendi non pagati per decine di mesi, adesso da almeno sei ed anche otto mesi non lavorano perche allo stesso ente è stato revocato l’accreditamento e malgrado il presidente Crocetta, l’assessore Scilabra & Company, si fossero inventati una scorciatoia attraverso l’house providing al Ciapi con il progetto Prometeo. Peraltro, nonostante le rassicurazioni, lo stesso ancora non e’ stato avviato e la gente quindi non ha di che mangiare”.

Asilfop aggiunge che “nei vari incontri dei tavoli tecnici si percepisce sistematicamente l’approssimazione e il continuo cambiamento di rotta assunto dall’amministrazione regionale come una barca senza timoniere e senza nostromo. Anche per pilotare una tinozza in una vasca da bagno ci vuole perizia, esperienza e professionalità. Quella che non mostra di avere questo Governo regionale in materia di Formazione professionale”.

“Il lavoratore Giuseppe Raddusa – si rammenta nella lettera – dipendente dell’Aram IeFp Catania, è senza stipendio da 26 mesi ed è legittimato a protestare civilmente. Prima l’Amministrazione regionale si era trincerata dietro l’alibi che l’ente non aveva presentato alcuni documenti come il Documento unico di regolarita’ contributiva (Durc), le fidejussioni, giustificando il mancato pagamento dei lavoratori. Nel frattempo pero’ le cose sono cambiate perche’ oltre quattro mesi addietro l’ente ha presentato tutti i documenti richiesti dall’amministrazione regionale, la stessa che alla data odierna persevera a non pagare l’Aram IeFp Catania, perché?”.

Il sindacato racconta poi alcuni fatti accaduti che appaiono davvero inverosimili. Ve li proponiamo.

“Il dottore Castiglia – raccontano i sindacalisti – dirigente che ha in mano la pratica dell’Aram IeFp al dipartimento Formazione professionale, riguardante i corsi della filiera Oif, ha dichiarato, nei giorni scorsi, al segretario dell’Asilfop che non ha personale sufficiente da impegnare per espletare le pratiche presentate dagli enti e che, pertanto, occorre avere pazienza”.

“Come si fa – rintuzza il sindacato – ad avere pazienza quando le sabbie mobili ti stanno per inghiottire assieme alla tua famiglia e ti ha già portato via la casa e la dignità di uomo e lavoratore?”.

“La cosa, ancora più scandalosa – proseguono i sindacalisti – è quanto è stato detto dal Signor Cucchiara al segretario generale dell’Asilfop il giorno in cui lo stesso dirigente sindacale ha tentato di parlare direttamente con la dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale del dipartimento Formazione professionale. Essendo la dottoressa Corsello in quel momento assente, si è proposto come interlocutore lo stesso Cucchiara, al quale è stata esposta tutta la vicenda dell’Aram IeFp. E nello specifico che non riceveva i pagamenti malgrado tutta la documentazione fosse stata regolarmente depositata oltre quattro mesi addietro, e che lo stesso dirigente Castiglia aveva dichiarato che non avendo personale sufficiente a potere espletare le pratiche non sarebbe stato possibile emettere i pagamenti a breve”.

“Il Cucchiara, al termine di quanto esposto dal nostro segretario, si lamentava di ciò che aveva dichiarato il dirigente Castiglia dicendo (al colloquio era presente anche il funzionario, Sig.Verona) ‘Come si permette il dirigente Castiglia a rilasciare queste dichiarazioni ad un estraneo? I panni sporchi si lavano in famiglia’. Il nostro segretario si alzava e andando via comunicava che si sarebbe recato alla Procura della Repubblica per presentare alcuni esposti in merito”.

Tutto questo accade mentre il Presidente Crocetta continua a ripetere che nessuna macelleria sociale è stata fatta dal suo esecutivo. I fatti però gli danno torto. I ritardi nell’erogazione dei finanziamenti si sono amplificati a dismisura, gettando nello sconforto i lavoratori.

“E’ paradossale come nessuno provveda a rimpiazzare i funzionari rimossi frettolosamente due anni addietro – si legge nella nota sindacale -. Né l’assessore Scilabra, né la dottoressa Corsello, né il governatore Crocetta vogliono dare una spiegazione a questa precisa scelta politica che ha danneggiato i lavoratori. Gli stessi che a parole il governatore non manca occasione di difendere”.

“La lotta alla mafia e alle criminalità organizzata si fa sottraendo opportunità a questi signori – dicono ancora i sindacalisti – invece affamando otto mila lavoratori e le relative famiglie si spingono queste persone verso gli usurai che, solitamente, sono controllati dalle cosche per il riciclaggio di denaro sporco. Queste dinamiche li conoscono anche i bambini delle elementari. Complimenti a Crocetta, alla Scilabra e ai mega consulenti ed esperti che gli ronzano attorno – conclude la nota Asilfop -. Chissà se Matteo  Renzi sarà d’accordo con questi modi di amministrare la cosa pubblica?”.


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